Con oggi, lunedì 1° marzo, comincia un altro mese di scadenze fiscali. Tante le date da segnare sul calendario: dalla dichiarazione Iva alla scadenza delle rate della pace fiscale. E c’è anche la certificazione unica. Eccole nel dettaglio.
Il mese inizia subito con una scadenza per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio delle cartelle. Per il primo marzo ci sono 7 rate da versare per chi vorrà continuare ad aderire ai vantaggi della pace fiscale. E sempre il primo marzo si dovrà provvedere anche alla dichiarazione Iva con Lipe, la liquidazione periodica dell’Iva.
Il 10 marzo scade invece il termine per l’invio della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Irap tardiva. La scadenza del modello redditi, della dichiarazione Ires e Irap per il 2020 è stata lo scorso 10 dicembre. Il 10 marzo 2021 scadono dunque i 90 giorni consentiti per effettuare l’invio tardivo. Chi effettuerà l’invio entro questo termine (il 10 marzo) vedrà l’applicazione della sanzione minima di 250 euro, sanabile con ravvedimento operoso.
Un’altra tra le scadenze fiscali è quella per il versamento del saldo Iva, il 16 marzo. Il saldo Iva potrà essere versato anche a rate. Con la rateizzazione l’importo dell’imposta a debito dovrà essere maggiorato dello 0,33% al mese per ognuna delle rate successive alla prima. Sempre il 16 marzo si dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese detraibili per il modello 730 precompilato. Ovvero le spese di ristrutturazione del condominio, spese veterinarie, spese scolastiche, spese funebri, eccetera. Dovranno pagare questa tassa di vidimazione le società di capitali, per le quali è previsto l’obbligo di versamento di un importo commisurato al capitale sociale.
Ancora il 16 marzo versamenti che riguardano i titolari di partita Iva: vale a dire gli adempimenti periodici Iva, Irpef e Inps. Entro il 25 marzo gli operatori con obbligo mensile dovranno trasmettere gli elenchi Intrastat relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate nel mese di febbraio. Entro il 31 marzo, infine, si potrà esercitare l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura per il superbonus 110 per cento e i bonus casa ordinari.
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