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“Nel 2022, già ai prezzi attuali, la bolletta energetica delle imprese del terziario di mercato triplicherebbe. L’autotrasporto delle merci potrebbe registrare un incremento dei prezzi dei carburanti del 40%. Andrebbe raccolta senza indugio la sollecitazione italiana alla costituzione di stoccaggi e riserve energetiche europee comuni”. Lo ha dichiarato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso di una conferenza stampa presso Villa Miani a Roma. “Occorre diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare la nostra capacità di rigassificazione, rilanciare la produzione nazionale di gas. Inoltre, occorre procedere a una temporanea riattivazione delle centrali a carbone. Tutto ciò restando ferme tanto l’esigenza dell’impulso all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili, quanto quella della partecipazione italiana alla ricerca sul nucleare di nuova generazione. Serve una politica energetica bonificata dai sovraccarichi ideologici dei troppi ‘no’“.
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“Da poco più di due mesi l’Ucraina è diventata un teatro di guerra, rendendo chiara l’esigenza di scelte adeguate. Servono determinazione e compattezza europea e atlantica per sanzioni finalizzate per il ritiro delle truppe russe nel territorio ucraino e di un negoziato vero. L’Europa deve avere risolutezza per risolvere la crisi. Abbiamo bisogno di una comune politica estera e di difesa, ma anche di una comune politica energetica. Sfide che richiedono flessibilità nelle politiche di bilancio e solidarietà nei confronti dei profughi di guerra – ha aggiunto il n.1 di Confcommercio -. La guerra ha determinato per l’Italia un cambiamento di scenario. Le previsioni del Def appaiono ottimistiche. La crescita del Pil, per l’anno in corso, sembra essere più vicino al 2% che al 3%. Tornerebbe ai livelli precrisi solo alla fine del 2022 e il pieno recupero si registrerà solo alla fine del 2023″.
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“Bisogna fare di più per contenere gli impatti del caro energia e della guerra – ha ribadito Sangalli -. Per rilanciare occupazione, redditi e consumi è necessario mettere a terra le riforme e gli investimenti del Pnrr. Occorre un metodo di lavoro stabile e condiviso tra governo e parti sociali. Bene sta facendo il governo” sul tema energetico: “Bisogna avere sempre di più un’indipendenza dalle forniture del gas russo“.
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“Importante, in questo quadro, l’introduzione di crediti d’imposta fruibili anche da parte delle imprese che non rientrano nelle consuete definizioni di imprese ‘energivore’ e ‘gasivore’. E per quanto riguarda la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio, si tratta di un intervento che andrebbe reso più incisivo e più duraturo in ragione sia degli straordinari rincari dei prezzi industriali dei carburanti, sia dell’eccessivo onere strutturale del prelievo fiscale su tali prodotti – ha concluso Sangalli -. Servono scelte impegnative e responsabilità condivise. La ripresa è tutta da costruire“.
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