Saldi a rilento a Roma: “Calo
delle vendite anche dell’80%”

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Nel secondo giorno dei saldi invernali, i negozianti del centro di Roma sono concordi nel lamentare un gravissimo calo rispetto allo scorso anno. Una tendenza certamente non nuova, e osservata anche a Milano e Napoli, dove il fenomeno era stato denunciato già nei giorni scorsi.

Roma, dubbi anche sulla parola: “Chiamarli saldi è relativo”

La manager di uno store di calzature spiega: “I saldi stanno andando malissimo. Poi qui in centro, senza turisti e con lo smart working, non c’è proprio l’utenza. Lo si può capire sia dai negozi che hanno chiuso che dalla strada, che è vuota. Rispetto agli anni scorsi c’è stato un calo dell’80%“.

La situazione non è diversa nei negozi di abbigliamento, dove addirittura si fatica a valutare serenamente il periodo già a partire dai termini: “Chiamarli saldi è relativo, perché comunque sia con questo Covid tutti quanti noi commercianti ci siamo riorganizzati con promozioni interne e scontistiche, ovviamente nei limiti del possibile. Dobbiamo in qualche modo attutire la perdita che c’è stata. Ma sono già vari mesi che la situazione è sostanzialmente la stessa“.

I problemi del centro storico e della giornata di martedì

Anche in un’altra boutique di abbigliamento si insiste sul problema legato alla realtà capitolina: “Il centro storico di Roma si basa molto sui turisti. L’assenza dei turisti fa sì che ci sia almeno un 50% in meno di clienti. Lo stesso avviene per il fatto che molti non vanno fisicamente al lavoro. Noi di questo ne stiamo pesantemente risentendo, e quindi i saldi non vanno bene“.

Stiamo parlando di un -60, -70% di clienti“, è la stima di un altro commerciante, sempre nel settore dell’abbigliamento. La responsabile di un negozio di intimo aggiunge un altro tema, già emerso a Napoli: “Già il fatto che i saldi siano cominciati di martedì è un problema, in genere cominciano sempre di sabato. C’è pochissima gente“.

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