A causa del conflitto in Ucraina, la Germania ha deciso di sospendere l’autorizzazione di Nord Stream 2 chiedendo di interrompere il processo di revisione del gasdotto da parte dell’autorità di regolamentazione tedesca. Eppure in Russia sono convinti che la questione, molto pesante dal punto di vista economico e non solo, si risolverà presto.
Ne ha parlato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, le cui dichiarazioni sono state raccolte mercoledì dall’agenzia ‘TASS’. La Russia ha infatti ufficialmente confermato che il gasdotto Nord Stream 2 è a tutti gli effetti pronto e che il progetto non farà alcun passo indietro.
Costato 12 miliardi di dollari, il gasdotto sottomarino potrebbe fornire fino a 55 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia all’Europa ogni anno. Esattamente come il suo “gemello” già in funzione. Le quote di maggioranza (dieci miliardi) sono in mano a Gazprom.
Peskov ha parlato a nome del governo della Russia, rispondendo a una domanda in cui si paventava la “morte” del progetto Nord Stream 2. “L’infrastruttura è pronta. Intendo dire che lo è tecnicamente, tecnologicamente, logisticamente e così via. Questa infrastruttura sarà a posto ed è qui per restare“, ha affermato il portavoce del Cremlino. Che quindi respinge l’ipotesi di uno stop completo.
In Russia, in un certo senso, si valuta dunque il gasdotto che collega il Paese con la Germania e l’Europa quasi come se la guerra in Ucraina sia uno spiacevole contrattempo e poco più. “L’attuale trambusto e la frenesia attorno al progetto lo rendono impossibile finora. Ma il buon senso e la fattibilità economica parlano chiaramente della necessità di avviare questa struttura il prima possibile“, ha spiegato Peskov.
Il Cremlino, ha spiegato ‘TASS’, spera che prima o poi “questa frenesia finisca” e che una “sobria valutazione della situazione” trionfi. “Fare previsioni in questo momento è un compito ingrato. Tuttavia, speriamo che un giorno l’isteria si plachi e che prenda il suo posto una valutazione sobria della situazione“, ha concluso il funzionario del governo della Russia.
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