Risparmio gestito, Assogestioni: un patrimonio record oltre i 2.500 miliardi nel 2024

Il mercato italiano del risparmio gestito chiude il 2024 con un patrimonio di 2.509 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2.463 miliardi del terzo trimestre e ai 2.338 miliardi del 2023. I dati di Assogestioni indicano una raccolta netta annuale di 33 miliardi di euro, di cui 25 miliardi nel quarto trimestre

Il 2024 è stato un anno di crescita per il settore del risparmio gestito - Nella foto: il presidente di Assogestioni Carlo Trabattoni
Il presidente di Assogestioni Carlo Trabattoni | ANSA / MATTEO BAZZI – Newsby.it

Il mercato italiano del risparmio gestito ha raggiunto un traguardo significativo nel 2024, superando la soglia dei 2.500 miliardi di euro, un chiaro segno della crescente fiducia degli investitori e della solidità del settore. Secondo i dati di Assogestioni, il patrimonio complessivo ha toccato i 2.509 miliardi di euro alla fine dell’anno, mostrando un incremento notevole rispetto ai 2.463 miliardi di euro registrati alla fine del terzo trimestre e ai 2.338 miliardi di euro a fine 2023. Questo trend positivo è il risultato di una crescita organica e di una raccolta netta che evidenzia l’interesse crescente degli investitori per le opportunità di gestione patrimoniale.

Raccolta netta e fattori di crescita

La raccolta netta per l’intero anno 2024 si è attestata a 33 miliardi di euro, con un contributo particolarmente forte nel quarto trimestre, dove sono stati raccolti 25 miliardi di euro. Alessandro Rota, direttore dell’ufficio studi di Assogestioni, ha spiegato che la crescita del patrimonio è stata alimentata da due fattori principali:

  1. Raccolta netta di 9,5 miliardi di euro;
  2. Un effetto mercato positivo che ha apportato circa 15 miliardi di euro.

Questi elementi hanno contribuito a un incremento complessivo del valore dei portafogli gestiti.

Fondi obbligazionari e investimenti sostenibili

Un aspetto distintivo del 2024 è stato il notevole interesse per i fondi obbligazionari, che hanno attratto oltre 50 miliardi di euro di nuovi capitali. Questo trend si è manifestato con particolare forza nel primo trimestre, quando la raccolta ha superato i 15 miliardi di euro. Anche negli ultimi tre mesi del 2024, la raccolta netta è stata significativa, raggiungendo i 12 miliardi di euro.

Carlo Trabattoni, presidente di Assogestioni, ha descritto l’industria del risparmio gestito come una realtà sana e ha sottolineato l’importanza di dirottare i risparmi attualmente inattivi sui conti correnti verso investimenti produttivi. Questo non solo genera valore per gli individui, ma contribuisce anche allo sviluppo economico del Paese. La crescente domanda di fondi di investimento sostenibili che integrano criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) è un chiaro indicativo di come gli investitori stiano cercando opportunità che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

Futuro del risparmio gestito in Italia

In questo contesto, è fondamentale promuovere una maggiore educazione finanziaria tra la popolazione, affinché più persone possano considerare forme di investimento alternative rispetto ai semplici depositi bancari. La cultura del risparmio in Italia è forte, ma è essenziale accompagnarla con una consapevolezza delle opportunità di investimento disponibili.

Le ragioni dell’interesse crescente per i fondi di investimento e per le obbligazioni includono:

  1. La ripresa economica post-pandemia, che ha portato a un rinnovato ottimismo;
  2. L’incertezza economica globale e l’inflazione, che hanno reso le obbligazioni più attraenti.

La performance positiva dell’industria del risparmio gestito è un segnale che il settore è in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato. Tuttavia, è essenziale che le società di gestione continuino a innovare e a sviluppare prodotti che rispondano alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato e informato. La digitalizzazione dei servizi di investimento e l’emergere di nuove tecnologie stanno già cambiando il modo in cui gli investitori interagiscono con le istituzioni finanziarie.

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