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Un Recovery Fund di 750 miliardi di euro, come già trapelato in mattinata. Ma una proposta di investimento da 1850 miliardi complessivi, cui vanno aggiunte le reti di sicurezza già stanziate. Si arriva quindi a uno sforzo di 2400 miliardi totali da parte dell’Europa per aiutare i Paesi membri a uscire dalla crisi. E la quota più alta andrà all’Italia (172,7 miliardi, come anticipato dall’Ansa). Questo, in sintesi, quanto affermato da Ursula Von der Leyen nel suo attesissimo intervento all’Europarlamento.
Il monito: “Europa unita, ora più che mai”
Prima di entrare in argomento Recovery Fund, la presidente della Commissione europea ha esordito ricordando a tutti l’obiettivo centrale della stessa Ue: “Tutte le generazioni e i traguardi storici raggiunti dall’Europa sono stati ispirati dal successo del passato, e fonte di ispirazione per chi verrà in futuro. Le scelte fatte sono state prese sulle base di un percorso comune nella stessa direzione. In questi momenti decisivi abbiamo sempre scelto di andare avanti e di farlo insieme. Per l’Europa le misure più impegnative sono state sempre anche le più certe. Così abbiamo costruito un unione di pace e benessere senza uguali nel mondo“, ha sottolineato Von der Leyen.
Quindi un richiamo, quello di continuare a marciare tutti uniti. “Onorevoli deputati – ha proseguito Von der Leyen, rivolgendosi ai parlamentari –, siamo in un momento decisivo. Tutto è partito da un virus invisibile all’occhio umano. Ne è nata una crisi economica senza precedenti, di portata mastodontica. L’Europa costruita in 70 anni è stata messa a dura prova, mai ce n’era stata una altrettanto impegnativa. Cose che per tutti erano scontate sono state messe in discussione. Ora è il mercato unico che dovrà riprendere le regole di par condicio per tutti, insieme alle piene libertà. Questa crisi ha tante ripercussioni per tutti i membri dell’Unione Europea, e nessuna potrà essere affrontata dai Paesi in isolamento“.
Von der Leyen: “Europa è opportunità di investimento”
“Anche un’economia che tentenna in un angolo dell’unione può avere pesanti ripercussioni sugli altri Stati membri – il monito di Von der Leyen –. L’equilibrio di prima è venuto meno, anche dal punto di vista fiscale. Resta una scelta binaria da prendere. Se andare avanti da soli lasciando alle spalle Paesi e regioni, dividendoci tra chi ha e chi non ha. Oppure l’alternativa è procedere insieme, battendo un sentiero che anche le generazioni future potranno percorrere. Io voglio fare un ulteriore passo avanti decisivo, perché l’Europa è un’opportunità di investimento per un futuro comune. Aziende e cittadini contano le une sugli altri, e le misure più coraggiose che possiamo prendere sono anche le più sicure per il futuro“.
Recovery Fund: le cifre di Ursula Von der Leyen
Quindi il passaggio più atteso, quello sul Recovery Fund: “Per questi motivi, la Commissione europea propone un nuovo strumento di ripresa, il Next Generation EU“. Su cui Ursula Von der Leyen espone le cifre: “Il suo importo è di 750 miliardi di euro. Esso si aggiungerà al QFP, riveduto per 1100 miliardi. Il totale sono 1850 miliardi di euro nella proposta che presentiamo oggi. In più ci sono le Safety Nets, le reti di sicurezza di 540 miliardi concordate da Parlamento e Consiglio. Così lo sforzo di ripresa ci porta a 2400 miliardi di euro in totale“.
“Come funzionerà questo strumento?“. Una domanda che Von der Leyen pone a se stessa, e a cui immediatamente risponde: “I fondi saranno erogati da un superamento temporale dei massimali per un acquisto credito di fondi sui mercati finanziari. Si tratta di una necessità impellente per una crisi istantanea senza precedenti. Perciò Next Generation EU sarà un investimento per riparare il tessuto che si è fratturato, ripristinando il sistema dagli squilibri che in Europa si sono accentuati“.