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“In Italia i tempi della burocrazia potrebbero impedire la realizzazione delle opere previste nel Pnrr. Nel nostro Paese servono in media quindici anni per gestire un’opera di cento milioni di euro, non è pensabile, stante così le cose, che entro il 2026 si raggiungano gli obiettivi imposti dall’Unione Europea“. È questo il preoccupante allarme lanciato dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete, a margine del Micam di Milano, la fiera internazionale della calzatura. “Dal Governo al momento solo primi segnali incoraggianti – ha concluso Prete -. Ora però ci aspettiamo i fatti”.
Pnrr, al Micam anche il ministro Giorgetti
Al Micam di Milano erano presenti anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Secondo quest’ultimo, una delle sfide più importanti per il settore calzaturiero marchigiano è quella “dell’aggregazione, del ragionare in squadra. È fondamentale condividere una strategia insieme con la filiera istituzionale, con il Governo centrale e regionale e soprattutto nei territori, in grado di mettere in campo strategie e sinergie per potenziare la capacità produttiva di una grande eccellenza”, ha detto il governatore marchigiano intervenendo al ‘Focus sui nuovi modelli di business delle imprese calzaturiere‘.
Le Marche, l’unica regione che si declina al plurale, ha ricordato Acquaroli, “a volte si è distinta nel campanilismo che ha esaltato le individualità e questo elemento è stato positivo per tanti anni. Oggi – ha aggiunto – bisogna fare un passo avanti ulteriore per mettere insieme le forze, ce lo impongono anche la globalizzazione e la crisi“. Secondo il ministro Giorgetti, invece, l’apertura di una fiera come il Micam “è un segnale di ripartenza. Io l’ho definito un Rinascimento perché non è soltanto economia”. Il titolare del Mise lo ha poi definito “un bellissimo segnale, andiamo avanti“.