Libro Bianco Economia Digitale, Tim: “Milano sarà coperta al 90% dal 5G”

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Ripartiamo da Milano con il 5G. Milano è già coperta al 50% e sarà coperta al 90% a fine anno. Sarà la prima grande città europea ad essere coperta interamente dal 5G”. Lo ha riferito l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, in occasione della presentazione del Libro Bianco Economia Digitale, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio. “Abbiamo deciso di partire da Milano perché è il motore della nostra economia. Ha sofferto molto in questo periodo. Dico 90% perché 100% è sempre complicato come promessa ma sarà coperta almeno al 90%”, ha aggiunto Gubitosi.

Presentato il Libro Bianco dell’Economia Digitale

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Oggi è il raggiungimento di un obiettivo su cui abbiamo lavorato in tanti, centinaia di persone, per realizzare il Libro Bianco sull’Economia Digitale, il primo Libro Bianco in Italia. L’obiettivo è quello di dare una visione organica del futuro su cui l’Italia deve puntare. Perché il digitale non è un problema da affrontare ma una soluzione che può facilitare tutte le altre soluzioni”, ha aggiunto Rosario Cerra, Presidente Centro Economia Digitale. “Da questo punto di vista noi proponiamo di investire una parte del Recovery Fund, e in particolare l’1% del Pil, ovvero circa 17 miliardi l’anno, in innovazione digitale e alta tecnologia. Dai nostri studi risulta che il ristoro sarebbe 2,4 superiore rispetto a quanto investito. Quindi in 4 anni il ritorno sarebbe di 160 miliardi“, ha precisato Cerra, presso la Sala Tirreno della Regione Lazio.

Ripa: “Necessario il passaggio da rame a fibra”

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Nel corso della presentazione del Libro Bianco Economia Digitale è intervenuto anche l’amministratore delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa, ribadendo l’importanza del passaggio alla fibra. “Soltanto 4 mesi fa si dibatteva in Italia sulla transizione dal rame alla fibra e se questo fosse un obiettivo del medio termine. Oggi credo che sia chiaro a tutti che non solo è necessario superare e innovare nel Paese una rete che ha più di settant’anni con una rete interamente in fibra, ma anche che questo debba avvenire in tempi brevi – o comunque compatibili con le infrastrutture e le soluzioni tecnologiche”, le sue parole, sottolineando che il cambiamento dovrà essere accompagnato da una rapida adozione di queste tecnologie, che sono già disponibili. “È opportuno ripeterlo: tecnologie già disponibili in un terzo del Paese“, ha precisato l’amministratore delegato di Open Fiber.

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