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Un centinaio di lavoratori della Leonardo hanno protestato davanti al ministero dello Sviluppo economico contro la chiusura annunciata dall’azienda di 5 siti industriali, tra cui quello di Pomezia. “Riteniamo questa scelta non giustificabile – ha detto Moreno Bartolomei della Usb Fiom Leonardo Pomezia -, il nostro sito è formato da 700 lavoratori tra ingegneri e tecnici altamente specializzati. Lavoriamo nel settore militare, settore in forte espansione: ci sono grossi investimenti. Con i soldi del Pnrr invece di prevedere l’espansione dei siti se ne prevede addirittura la chiusura“. Elivira De Sanctis della Fiom Cgil ha aggiunto: “Anche il sito di Carsoli è destinato alla chiusura, è un sito piccolo ma molto specializzato“.
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A margine della protesta davanti al Mise, Adriano Zuccalà, il sindaco di Pomezia, ha parlato dell’imminente chiusura dei cinque siti industriali, tra cui quello della cittadina pontina. “L’azienda Leonardo a Pomezia ci è nata e la città intorno al sito di Leonardo si è evoluta. È una vertenza cittadina: la città di Pomezia non vuole perdere la rappresentanza dello Stato sul territorio. Il nostro comune è rappresentativo di quelle che sono tutte le principali opportunità che può offrire l’evoluzione, anche in ambito dei lavori che segue la Leonardo“.
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