I lavoratori più giovani e i senior spesso faticano a lavorare insieme. Una recente analisi ha indiduato i motivi principali e le possibili soluzioni.
Nel dinamico mondo del lavoro odierno, la Generazione Z sta iniziando a lasciare il proprio segno, portando con sé nuove prospettive e modalità di interazione professionale. Una recente indagine condotta da LinkedIn ha gettato luce sulle esperienze, le priorità e gli obiettivi di carriera dei giovani lavoratori italiani, evidenziando il loro desiderio di dialogo e confronto con le generazioni più anziane.
Secondo lo studio di LinkedIn, una larga maggioranza dei giovani professionisti italiani (oltre il 77%) ritiene che ogni generazione contribuisca al mondo del lavoro con competenze e capacità uniche che meritano riconoscimento. Nonostante le apparenti divergenze tra le varie fasce d’età, specialmente rispetto ai Millennials, i giovani lavoratori sono convinti (78%) dell’importanza dell’apprendimento dai colleghi più esperti.
Il rapporto sottolinea l’importanza della promozione di ambienti lavorativi intergenerazionali: il 77% degli intervistati crede che ciò sia fondamentale per le aziende. Inoltre, una migliore comunicazione potrebbe non solo aumentare la produttività ma anche arricchire l’apprendimento reciproco (78%), influenzando positivamente il morale dei team.
Nonostante la volontà di apprendere dai più esperti, solo il 42% dei giovani della GenZ si sente a proprio agio nel chiedere supporto ai colleghi senior. La maggior parte preferisce rivolgersi ai Millennials (69%), forse per una maggiore affinità generazionale. Le hard skills come la gestione del tempo e dei progetti complessi sono tra i principali argomenti su cui i giovani cercano consigli.
L’indagine rivela che oltre metà degli intervistati (53%) percepisce un atteggiamento giudicante da parte dei colleghi più anziani nei confronti della GenZ. Questa percezione contribuisce a creare un senso di disagio nel chiedere aiuto e supporto alle altre generazioni.
Quasi metà degli intervistati è consapevole delle diverse sfide economiche e sociali incontrate all’inizio del proprio percorso professionale rispetto alle precedenti generazioni. La pandemia ha accentuato queste differenze, rendendo necessario un maggiore supporto nello sviluppo delle soft skills come la comunicazione.
L’approccio al lavoro della Generazione Z riflette una mentalità aperta ed è orientato verso la crescita personale e professionale. Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, sottolinea l’importanza dell’integrazione delle diverse generazioni nel mondo del lavoro come fattore chiave per costruire una forza lavoro diversificata ed efficace. LinkedIn contribuisce a questo processo offrendo corsi specificamente pensati per migliorare sia le soft che le hard skills dei giovani professionisti.
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