A pochi giorni dalla formazione del nuovo Governo e dall’elezione alla presidenza di Mario Draghi, tornano anche le Pillole di economia, con il prof. Lucio Lamberti che ci aiuta a tracciare un ritratto del nuovo premier.
Se è vero, infatti, che il nuovo inquilino di Palazzo Chigi sembra restio alle dichiarazioni pubbliche, è altrettanto vero, come ci racconta il docente dell’Università Telematica San Raffaele, che dai programmi esplicitati durante le sue presidenze in Banca d’Italia e BCE, molto si può dedurre riguardo alle idee che lo stesso Draghi ha per l’Italia dell’immediato futuro.
È, pertanto, un clima di indubbia novità quello che accompagna le prime decisioni di Draghi. Lamberti, tuttavia, coglie un punto di continuità con il suo predecessore, Giuseppe Conte. “Il Recovery Fund ottenuto dall’ex presidente del Consiglio aveva bisogno di un conductor e Draghi è l’uomo giusto per attuarlo” rivela l’economista.
Gli obiettivi ambiziosi del governo Draghi
Il piano vaccinale, la riforma fiscale, quella della scuola e della pubblica amministrazione, sono obiettivi ambiziosi e al tempo stesso, fa notare Lamberti “hanno un timing molto più duraturo di un semplice governo ‘balneare’“.
Un piano di intervento, dunque, che guarda ad un futuro oramai imminente ma che richiede tempi di realizzazione non così esigui come ci si aspetterebbe da un governo “provvisorio”.
Ragione per cui, come ci spiega il prof. Lamberti, questo lascia presagire una nuova stabilità politica, seppur proprio la politica sia la grande sconfitta di questa fase.
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