La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, mette in guardia tutti i cittadini dell’Ue sul difficile imminente futuro che saremo in procinto di vivere. La seconda ondata di Coronavirus sta mettendo a dura prova l’economia; non lo nasconde l’ex presidente del Fondo Monetario Internazionale. “Continuiamo a confrontarci con circostanze gravi, sia dal punto di vista sanitario che economico. Le pandemie sono eventi molto rari e imprevedibili e di conseguenza le prospettive economiche sono caratterizzate da un’elevata incertezza”. Un compito importante spetta quindi ai governi. “La sfida principale per i responsabili politici sarà colmare il divario fino a quando i vaccini non saranno in fase avanzata e la ripresa potrà riprendere slancio”, ha aggiunto.
Le prospettive sull’economia sono tutt’altro che rosee. Christine Lagarde, infatti, afferma poi: “In generale l’economia della zona euro sarà toccata severamente dalle conseguenze del rapido aumento dei contagi e dal ripristino delle misure di contenimento. Questo porrà rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine”, spiega ancora. La crisi è generale, ma ci sono settori che ne stanno risentendo più di altri.
“La recrudescenza delle infezioni da Covid sta pesando in particolare sull’attività del settore dei servizi”, ha detto Lagarde, “particolarmente vulnerabile alle misure di distanziamento sociale volontarie e obbligatorie introdotte. L’indice dei responsabili degli acquisti per l’area dell’euro mostra che mentre la produzione manifatturiera ha continuato a migliorare, l’attività del settore dei servizi si è ulteriormente indebolita in ottobre. Questo impatto disomogeneo è evidente anche nei paesi dell’area dell’euro, con i paesi particolarmente dipendenti dal turismo e dai viaggi più colpiti”.
Infine, il pacchetto Next Generation EU “deve diventare operativo senza ritardi”, ha aggiunto Lagarde. “Le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei Paesi dell’area dell’euro con spazio di bilancio limitato. Dovremmo anche garantire disposizioni adeguate per consentire una spesa ben ordinata ed efficace di questi fondi”.
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“Non mi chiedo neppure quale sarebbe l’impatto di una eventuale cancellazione del debito sui bilanci e sulla posizione della Bce, perché questa sarebbe una violazione dell’articolo 123 del Trattato”. Christine Lagarde ha risposto in modo deciso alla domanda dell’europarlamentare italiano Marco Zanni, durante l’audizione in Commissione affari economici e monetari del Parlamento Europeo. La presidente ha quindi replicato indirettamente anche al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in merito alla questione della cancellazione dei debiti sovrani in tempo di pandemia.
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