Lagarde, come sta l’Ue dopo un anno di Covid? Tutte le risposte della Bce

Qual è lo stato di salute dell’Europa (specie a livello economico) a circa un anno dall’esplosione del Coronavirus a livelli pandemici? Una risposta arriva dal Parlamento Ue, dove si è collegata Christine Lagarde. E la presidente della Banca centrale europea ha provato a fare un punto della situazione. Con un estremamente cauto ottimismo che danza in precario equilibrio con il realismo e le preoccupazioni che ancora accompagnano il Vecchio Continente.

Covid: l’Europa dopo un anno di pandemia

Rispetto a un anno fa, spiega Christine Lagarde, “La situazione economica sembra migliore, e possiamo aspettarci che migliori nel 2021“. Ma non mancano i “ma”: “Nel breve termine, tuttavia, le prospettive economiche per l’area dell’euro rimangono circondate da incertezza“, spiega la presidente Bce. I motivi sono molto chiari: “A causa delle dinamiche della pandemia e la velocità delle campagne di vaccinazione. Il grave impatto che la pandemia continua ad avere non solo sull’economia, ma su tutti gli aspetti della vita di molti europei, non ci permette di ‘celebrare’ l’anniversario del PEPP“.

Come si deve comportare dunque l’Unione europea? Anche a questo quesito arriva una risposta di Lagarde: “Un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato resta fondamentale. Le politiche fiscali nazionali dovrebbero continuare a fornire un sostegno fondamentale e tempestivo alle imprese e alle famiglie più esposte alla pandemia e alle misure di contenimento. Allo stesso tempo queste misure dovrebbero, per quanto possibile, rimanere temporanee e di natura mirata“. Niente eccessiva austerità e chiusure a tempo, dunque, in modo da “affrontare efficacemente le vulnerabilità e sostenere una rapida ripresa“.

Prospettive e preoccupazioni: le parole di Christine Lagarde

Sul fronte sanitario, nonostante le recenti difficoltà, la chiave di volta resta la campagna vaccinale in corso in tutta Europa. “I rischi sulle prospettive di crescita dell’area dell’euro a medio termine sono diventati più equilibrati grazie alle migliori prospettive per l’economia globale e ai progressi nelle campagne di vaccinazione“, sottolinea Lagarde.

Il nodo più preoccupante, invece, sono inevitabilmente le nuove varianti del Coronavirus. I cui effetti si vedono anche sul piano economico. Lagarde lo evidenzia senza giri di parole: “Tuttavia, permangono rischi al ribasso nel breve termine, principalmente legati alla diffusione di varianti del virus e alle implicazioni della pandemia in corso sulle condizioni economiche e finanziarie“.

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