Amazon è la più grande azienda internet-based del mondo, ed è stata fondata ben 27 anni fa da Jeff Bezos. Fu una delle prime grandi imprese internet e segnò il passaggio dal livello tecnologico standard degli anni ‘90 a quello degli anni 2000, andando incontro anche allo scetticismo degli esperti che non confidavano in un modello di business del genere e mai più credevano che un’impresa così potesse ottenere utili d’esercizio di questo livello.
Amazon: da libreria online a un’espansione senza limiti
Al momento del suo lancio Amazon era solamente una libreria online ma nel corso degli anni ha allargato notevolmente la gamma di prodotti venduti in maniera tale da permettere alla clientela di comprare direttamente il prodotto desiderato sul sito gestito da Bezos, e allo stesso tempo per permettere a più rivenditori di usufruire di questo servizio.
Inoltre l’imprenditore americano è riuscito, grazie a profitti inattesi nei primi anni di attività, a sviluppare una serie di servizi complementari ad Amazon ecommerce. Come ad esempio Amazon Web Services, ovvero una piattaforma di cloud computing e web services che Bezos e i suoi collaboratori hanno iniziato ad offrire al web a partire dal 2002. Su questa piattaforma vengono memorizzati moltissimi dati che vengono conseguentemente venduti a terzi come servizio. Questo tipologia di servizio ha avuto un boom enorme durante il periodo di pandemia. Grazie, ovviamente, alla forzata digitalizzazione della maggior parte delle attività.
Prime Video ed Echo Auto: al servizio dei cittadini
Un altro servizio Amazon che ha avuto un incremento di utenza notevole durante il periodo di lockdown è quello di Amazon Prime Video, una piattaforma di streaming di film e serie TV. Essa permette agli utenti abbonati al servizio di Amazon Prime, relativo alle consegne più rapide e gratuite dei prodotti acquistati sul marketplace Amazon, di usufruire gratuitamente di una libreria di film, cortometraggi e serie televisive. Prime Video è uno dei principali concorrenti di Netflix e spera addirittura di superarlo, andando ad ampliare la disponibilità di titoli sulla piattaforma.
Nel corso degli ultimi anni la compagnia di Bezos ha sviluppato molto il comparto di Intelligenza Artificiale, creando una gamma di dispositivi molto ampia che possono soddisfare la maggior parte delle esigenze degli utenti. L’ultimo arrivato è Echo Auto, che si sviluppa principalmente per quelle macchine che non hanno un bluetooth integrato, permettendo così all’automobilista di usufruire di servizi vocali di IA direttamente da questo accessorio.
Il boom di Twitch
Ma il colosso di Seattle sembra non volersi fermare. Infatti un’altra piattaforma di proprietà di Amazon si sta espandendo giorno dopo giorno. Ovvero Twitch, il sito di live streaming che sta spopolando tra i più giovani ma non solo. Questo sito è di proprietà del gigante americano dal 2014 e permette agli utenti di realizzare dirette su qualsiasi tipo di argomento. Allo stesso tempo consente ai fan di un determinato streamer di interagire con il proprio creator preferito attraverso donazioni e sottoscrizioni. Inoltre se ci si perde una diretta si può sempre recuperare, in quanto rimangono in memoria sul canale dello streamer che l’ha realizzata. Su questo sito sono arrivati moltissimi VIP, come calciatori, cantanti e giornalisti, che hanno contribuito a rendere ancora più conosciuta la piattaforma. E hanno permesso agli utenti di usufruire di una nuova forma di intrattenimento e di informazione.
Il futuro di Amazon
Malgrado l’annuncio di cambio al vertice, con Bezos che verrà sostituito da Andy Jassy nel ruolo di AD della compagnia, Amazon sembra non voler rallentare il suo progresso. Infatti nei prossimi anni ha intenzione di rendere più strutturata la sua piattaforma musicale (Amazon Music), in maniera tale da spodestare il competitor del settore, ovvero Spotify. Inoltre sembra che la compagnia americana stia puntando sempre più su azioni a tutela della clientela e del personale, cercando così di ripulirsi un po’ l’immagine di impresa più attenta ai profitti che al benessere dei propri dipendenti. Attraverso, ad esempio, le donazioni alla Protezione Civile Italiana durante il periodo di pandemia.
Staremo a vedere se il colosso americano sarà in grado di continuare ad espandersi nel corso dei prossimi anni o se si presenterà un concorrente in grado di mettere in difficoltà Amazon e la sua potenza.