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ECONOMIA

La borsa di Tokyo torna a crescere dopo 24 ore da incubo

Dopo il crollo di ieri l’indice Nikkei è risalito del 10,7%. Cosa ha comportato questo rimbalzo per i principali mercati del mondo

La Borsa di Tokyo ha vissuto due giorni di estreme oscillazioni, segnati da un crollo storico seguito da un significativo rimbalzo. Dopo il drammatico calo del 12,4% di ieri, il più grande mai registrato nella sua storia, l’indice Nikkei è risalito del 10,7%, portandosi a 34.818,81 punti, recuperando gran parte delle perdite. Questo rimbalzo rappresenta uno dei maggiori guadagni percentuali di sempre per il Nikkei, secondo solo a quello del 14,2% avvenuto nell’ottobre del 2008.

Quanto successo tra ieri e oggi ha dimostrato ulteriormente come il mercato globale stia vivendo un periodo di estrema volatilità, con forti oscillazioni dettate dalle preoccupazioni economiche e politiche. Il rimbalzo del Nikkei offre un barlume di speranza, ma le incertezze persistono. Gli investitori continueranno a monitorare attentamente le mosse della Federal Reserve e gli sviluppi economici globali, consapevoli che la stabilità è ancora lontana.

Le cause del crollo e il recupero

Il crollo del Nikkei è stato innescato dalle crescenti preoccupazioni per l’economia statunitense e dal rafforzamento dello yen. Tuttavia, già dall’apertura degli scambi odierni, il mercato ha mostrato segni di ripresa. L’indice Nikkei è salito del 3,91% poco dopo l’inizio delle negoziazioni, continuando a guadagnare terreno nel corso della giornata.

“Si prevedeva un inizio nettamente al rialzo, con un rimbalzo naturale dopo il crollo di ieri e con il dollaro-yen che si muove verso il deprezzamento dello yen”, ha spiegato Monex, una società di brokeraggio giapponese. Le dichiarazioni degli analisti hanno contribuito a rassicurare gli investitori, spingendo l’indice di riferimento Nikkei 225 a un incremento dell’8,41% a metà giornata, con il Topix che ha guadagnato l’8,75%.

La situazione in Europa

Nonostante il rimbalzo di Tokyo, i mercati europei hanno chiuso la giornata di ieri in territorio negativo. Milano è stata la peggiore, con un calo del 2,37%, seguita da altre piazze europee che hanno registrato perdite tra l’1,5% e il 2%. Questi cali, seppur significativi, sono stati comunque meno drastici rispetto al tonfo della Borsa di Tokyo.

Borsa Tokyo | Ansa – newsby.it

La tendenza negativa ha contagiato anche Wall Street, dove il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici, ha subito le maggiori perdite. Gli investitori hanno venduto massicciamente i titoli high-tech, che nei mesi precedenti avevano visto aumenti significativi di capitalizzazione, in un contesto di incertezza e prese di beneficio.

Prospettive per l’economia statunitense

Sul banco degli imputati vi è l’economia statunitense, con la crescente ipotesi di una recessione che potrebbe avere ripercussioni a catena sull’Europa. La tempistica delle azioni della Federal Reserve è stata messa in discussione, e gli analisti ipotizzano un possibile intervento straordinario da parte del presidente Jerome Powell. Alcuni esperti suggeriscono che fattori esogeni, come una guerra o un forte rallentamento dovuto a un aumento incontrollato della disoccupazione, potrebbero portare a nuove misure di Quantitative Easing (QE). Non si esclude nemmeno un meeting straordinario del FOMC per ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, se l’instabilità sui mercati azionari dovesse perdurare.

Milano e i mercati europei

Oggi, i mercati europei hanno mostrato un certo scetticismo verso il rimbalzo, frenando i tentativi di recupero visti all’avvio delle contrattazioni. Milano ha chiuso in calo dello 0,7%, seguita da Parigi e Madrid con ribassi di circa mezzo punto percentuale. Londra, Francoforte e Amsterdam hanno oscillato attorno alla parità. Lo spread tra BTP e Bund si è ampliato a 149 punti base, mentre l’euro ha perso lo 0,3% contro il dollaro, scendendo a quota 1,091.

Il settore energetico

Nel settore energetico, il prezzo dell’elettricità è salito del 6,1%, raggiungendo una media di 120,13 euro per MWh nella settimana dal 29 luglio al 4 agosto. I volumi di energia scambiati direttamente nella Borsa del Gestore dei Mercati Energetici (GME) sono stati pari a 5,0 milioni di MWh, con una liquidità del 78%.

Performance di Piazza Affari

In un clima di nervosismo, Piazza Affari ha registrato un andamento misto. MPS ha proseguito la sua corsa in rialzo del 7% dopo aver annunciato i risultati del primo semestre e i nuovi obiettivi finanziari. Bene anche Nexi, che ha guadagnato il 2,6%. In calo, invece, Ferrari, che ha perso il 2,5%.

Il panorama asiatico

I mercati asiatici e dell’area del Pacifico hanno tentato di superare l’inizio settimana difficile, specialmente per le Borse giapponesi e coreane. Il Kospi di Seul è cresciuto del 3,8% e il Kosdaq del 6,3%. Taiwan ha chiuso in aumento di oltre tre punti percentuali, mentre i listini cinesi e quello di Hong Kong sono rimasti piatti. A Sydney, l’indice ha registrato un timido incremento dello 0,4%.

 

Redazione

La redazione di newsby è composta da giornalisti e video giornalisti attivi su tutto il territorio nazionale, con presidi su Roma, Milano, Torino, Napoli e, all’estero, a Bruxelles/Strasburgo per i lavori del Parlamento Europeo.

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