A causa dei giorni festivi, infatti, l’erogazione delle pensioni slitta di un giorno rispetto alla tradizionale programmazione
Gennaio ha finalmente fatto il suo ingresso, portando con sé l’attesa mensile per il pagamento delle pensioni ai pensionati italiani. Tuttavia, quest’anno il calendario dei pagamenti presenta una novità che non passerà inosservata agli occhi dei beneficiari. A causa dei giorni festivi, infatti, l’erogazione delle pensioni slitta di un giorno rispetto alla tradizionale programmazione. Se solitamente i pensionati possono contare su una ricezione tempestiva dei pagamenti, quest’anno dovranno pazientare almeno fino al 3 gennaio per vedere accreditate le somme dovute.
Nuovo calendario dei pagamenti delle pensioni
Il primo giorno bancabile del mese è caduto il 2 gennaio, ma poiché il 1° gennaio è un giorno festivo, il pagamento delle pensioni è stato posticipato al 3 gennaio. Questo significa che chi è abituato a ricevere l’accredito nei primi giorni del mese dovrà attendere qualche ora in più per vedere il proprio conto corrente accreditato. È importante sottolineare che questo slittamento riguarda esclusivamente il pagamento di gennaio, che, per i pensionati che riscuotono presso gli uffici postali, segue un preciso schema di distribuzione basato sulla lettera iniziale del cognome.
Il calendario stabilito dall’Inps per il pagamento delle pensioni di gennaio è il seguente:
- Mercoledì 3 gennaio: pensioni per chi ha un cognome che inizia con le lettere dalla A alla C;
- Giovedì 4 gennaio: per i cognomi che iniziano con D, E, F, G, H, I, L, M, N o K;
- Venerdì 5 gennaio: riservato ai pensionati con cognomi dalla L alla O;
- Lunedì 8 gennaio: per chi ha cognomi che vanno dalla P alla R;
- Martedì 9 gennaio: pagamenti per chi ha un cognome dalla S alla Z.
Modalità di pagamento delle pensioni
Per i pensionati che preferiscono ricevere l’accredito diretto sul loro conto corrente, la somma dovrebbe già essere disponibile dal 3 gennaio, indipendentemente dal tipo di conto, che sia BancoPosta, carte Postepay Evolution o libretti postali. Questa modalità di pagamento è spesso preferita per la sua comodità, consentendo ai pensionati di evitare code agli sportelli postali.
Aggiornamenti su altre forme di assistenza economica
Oltre alle pensioni, gennaio offre anche aggiornamenti sui pagamenti di altre forme di assistenza economica, come l’Assegno unico, l’Assegno di inclusione e la Naspi. Per quanto riguarda l’Assegno unico, i pagamenti per chi non ha subito modifiche nell’importo saranno effettuati il 17, 18 e 19 gennaio. Tuttavia, coloro che ricevono l’Assegno per la prima volta o che hanno importi aggiornati dovranno attendere la fine del mese per ricevere le somme dovute. È fondamentale per i beneficiari tenere presente che per continuare a ricevere l’Assegno unico, sarà necessario aggiornare l’Isee entro il 28 febbraio, al fine di evitare che venga effettuato il calcolo sull’importo minimo.
Dettagli sull’Assegno di inclusione e Naspi
L’Assegno di inclusione, un’altra misura di sostegno, vedrà il primo pagamento il 15 gennaio, con una ricarica prevista a partire dal 27 gennaio per coloro che già beneficiano di questo sostegno. Quest’anno, l’Isee massimo per accedere all’Assegno di inclusione salirà a 10.140 euro per le famiglie e a 8.190 euro per quelle con anziani o disabili, con l’intento di ampliare la platea di beneficiari.
Per quanto riguarda la Naspi, l’indennità di disoccupazione, i pagamenti inizieranno dal 13 gennaio. È importante notare che ci sono state modifiche che limitano l’accesso a questo sostegno ai disoccupati che abbiano maturato almeno 13 settimane di contribuzione nell’ultimo anno. Tale cambiamento mira a garantire che solo coloro che hanno un legame più forte con il mercato del lavoro possano accedere a queste indennità.
Novità per gennaio 2025
Gennaio 2025 si presenta così come un mese ricco di novità per i pensionati e i lavoratori italiani. Tra gli adeguamenti previsti, le pensioni minime subiranno un leggero aumento, passando da 614,77 euro a 617,90 euro. Inoltre, è stata confermata la proroga delle misure di flessibilità in uscita, come Quota 103, l’Ape sociale e Opzione donna, consentendo a molti di pianificare il proprio futuro lavorativo e pensionistico con maggiore serenità.
Un cambiamento significativo che ha suscitato interesse riguarda il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare. Questa possibilità rappresenta una grande opportunità per coloro che rientrano nel sistema contributivo, poiché permetterà di raggiungere un assegno pensionistico fino a tre volte il minimo. Inoltre, si potrà anticipare il pensionamento a 64 anni, una misura che potrebbe incentivare molti a considerare opzioni di pensionamento più anticipate.
Queste novità rendono il mese di gennaio non solo un momento di attesa per i pagamenti, ma anche un periodo di riflessione e pianificazione per il futuro economico di pensionati e lavoratori italiani.