Adoro i paradossi, mi hanno sempre colpito fin da piccolo, forse perché ci invitano a ragionare in modo diverso, fuori dai soliti schemi. La nostra conoscenza ed il nostro modo di ragionare si è sviluppato tramite i preconcetti, delle nozioni dimostrate da qualcun altro che diamo per vere, questo ci permette di avere a che fare con tecnologie sempre più avanzate senza doversi sforzare eccessivamente.
Sebbene questi preconcetti siano fondamentali per gestire gli argomenti più complessi, a volte danno spazio a delle aree dove nascono i paradossi.
Un esempio molto semplice è il seguente: questa frase è una bugia.
Se la frase fosse davvero una bugia allora sarebbe vera e non più una bugia.
Il preconcetto che sta dietro questo paradosso è il concetto di verità in contrapposizione con il falso, ci sembra lecito pensare che esistano solo cose vere e cose false, poi arriva il paradosso.
Studiando i paradossi e ragionando per assurdo ci rendiamo conto che l’assurdo non esiste, sono le nostre convinzioni che ci fanno percepire diversamente la realtà. Ci risulta facile immaginare imprese e imprenditore che fanno profitti e accettare l’esistenza di problemi sociali, come la disoccupazione e l’inquinamento.
Un insegnamento di cui fare tesoro
L’insegnamento di cui dobbiamo fare tesoro è che la realtà ha molteplici sfaccettature e che non occorrono schemi diversi per poter analizzare i problemi.
Un modello di innovazione sociale riguarda appunto la valorizzazione delle risorse e dei problemi sociali, per ogni problema è possibile trovare una soluzione sostenibile.
Ogni problema sociale va analizzato da più punti di vista. L’inquinamento, ad esempio, non può essere misurato solamente con la quantità delle emissioni, ma va considerato anche l’effetto delle emissioni sull’ecosistema. Molto spesso come nel caso dell’inquinamento le ricadute negative sono molteplici, ma molteplici sono anche le soluzioni.
Negli anni sono nati moltissimi progetti per la salvaguardia dell’ambiente, prendendo il problema specifico delle emissioni di CO2 vi presento tre realtà che affrontano lo stesso problema in modi totalmente diversi.
Esempi di imprenditore sociali di successo
Nordic Blue Crude (Norvegia) – un sistema che tramite l’idrogenizzazione dell’anidride carbonica trasforma la corrente prodotta da fonti rinnovabili in un carburante facilmente trasportabile e utilizzabile.
Il petrolio sintetico viene impiegato nei settori di alta fascia con maggiore sensibilità all’ecologia come la cosmetica e nella produzione di carburanti speciali. In questo modo è facile ammortizzare il costo del prodotto che altrimenti non sarebbe competitivo con il petrolio tradizionale.
La tecnologia da sola non basta a creare un’impresa, soprattutto all’inizio quando l’economia di scala non consente di essere competitivi sui prezzi, per questo è necessario trovare un campo di applicazione specifico che valorizzi sia l’aspetto tecnologico che sociale.
Carbicrete (Canada) – Un processo produttivo di materiali per l’edilizia che assorbono più anidride carbonica di quella che richiedono per essere prodotti.
La produzione del cemento è tra le industrie con le maggiori emissioni di CO2, è allo stesso tempo un settore che richiede grandi investimenti e presenta con forti barriere d’ingresso. Portare innovazione in un settore industriale tra i più tradizionali è sicuramente una sfida difficile, per questo motivo Carbicrete non produce direttamente i sui prodotto, ma offre in licenza il processo produttivo. In questo modo le grandi aziende del settore possono decidere di acquistare un vantaggio competitivo ampliando la produzione di materiali e beneficiare in sgravi ed incentivi ambientali.
Dendra Systems (Australia) – una realtà intenta a ripristinare l’ecosistema distrutto utilizzando i droni e intelligenza artificiale per piantare alberi secondo schemi ben precisi.
Mentre nelle precedenti realtà, la tecnologia aveva il ruolo di fattore abilitate, nel caso di Dentra Systems il fattore abilitante è di natura economica. Con le normative ambientali le aziende che raggiungono la neutralità nelle emissioni godono di particolari benefici fiscali. Questo schema meritocratico ha creato un’opportunità per le realtà intente alla lotta alle emissioni.
Sebbene ci sia poca innovazione nel piantare un albero, l’innovazione ed il successo commerciale di quest’azienda sta nel fornire un servizio di abbattimento emissioni pratico e certificato.
Questi sono esempi che evidenziano diversi modelli di business, che si possono riassumere in tre tipologie:
• Prodotto sostitutivo di nicchia
• Processo produttivo alternativo in licenza
• Servizi di compensazione CO2
L’aspetto più interessante di queste realtà oltre alla tecnologia è proprio il loro modello di business.
La difficoltà non sta nell’affrontare il problema, ma nel costruire una catena di valore che riesca ad estrarre valore dal problema.
Questo è il paradosso dell’imprenditore sociale, estrarre valore da un problema. Sembrerebbe assurdo come una macchina che cammina riciclando i gas di scarico, ma come ci insegnano i paradossi, semplificare troppo la realtà non aiuta e soprattutto, la realtà non segue i nostri schemi.
Disponiamo di numerose risorse per affrontare i problemi sociali, e con un’attenta regolamentazione è possibile creare un terreno fertile per la nascita di modelli di business alternativi come nel caso di Dentra Systems.
Anche il modello del prodotto sostitutivo di nicchia può sembrare innovativo, ma in realtà non è altro che un passaggio molto frequente nell’innovazione. Tutte le tecnologie passano per una nicchia, anche internet è rimasta per quasi quarantanni un prodotto di nicchia. Oggi la velocità di evoluzione viaggia ha un passo totalmente diverso il che ci autorizza ad essere ancora più creativi nella risoluzione dei problemi.
Proprio come non esiste un ingrediente segreto per tutte le ricette, la chiave del successo per l’imprenditore sociale sta nel trovare quelle dinamiche capaci di collegare la missione sociale al modello di business. Il digitale inoltre ci offre un banco di prova economico e ci mette in contatto con migliaia di realtà da cui trarre ispirazione. L’importante è mettersi in gioco, sperimentare, ma soprattutto imparare dagli errori altrui, perché con tanti stimoli e idee è facile iniziare, ma più complicato proseguire senza una chiara visione d’insieme.