I dati del Centro di formazione e ricerca sui consumi di Assoutenti rivelano che il prezzo medio del caffè espresso al bar è cresciuto di quasi il 20% rispetto al 2021
Il caffè, simbolo di convivialità e rituale quotidiano per milioni di italiani, sta subendo un incremento di prezzo che desta preoccupazioni tra i consumatori. Secondo quanto riferito al Sole 24 Ore da Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illycaffè, nei prossimi mesi il costo della tazzina potrebbe aumentare ulteriormente del 15-20%. Questa previsione si inserisce in un contesto già difficile, dove il prezzo del caffè verde ha visto un’impennata notevole, passando da 100/110 centesimi per libbra nel periodo 2015-2021 a oltre 430 centesimi, un incremento sorprendente anche per gli esperti del settore.
I dati del Centro di formazione e ricerca sui consumi di Assoutenti rivelano che il prezzo medio dell’espresso al bar è cresciuto di quasi il 20% rispetto al 2021. In particolare, le grandi città italiane hanno visto un aumento significativo: il prezzo medio della tazzina è passato da 1,03 euro nel 2021 a 1,22 euro nel gennaio 2025. La distribuzione di questi costi è disomogenea, con Bolzano che si distingue per avere il caffè più costoso, a 1,43 euro, seguita da Trento, Pescara e Trieste, tutte sopra 1,30 euro. Al contrario, Catanzaro emerge come l’unica grande città in cui il prezzo della tazzina non supera il costo di 1 euro.
L’aumento dei prezzi è il risultato di una combinazione di fattori, definiti dalla stessa Scocchia come una “tempesta perfetta”. Tra questi, i rincari delle materie prime, le speculazioni sui mercati internazionali e l’aumento dei costi energetici infliggono un duro colpo ai bar e ai ristoranti, costretti ad adeguare i listini.
Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha dichiarato che le quotazioni del caffè Robusta superano i 5.400 dollari a tonnellata, mentre quelle dell’Arabica si attestano attorno ai 3,9 dollari per libbra, valori che non si vedevano da anni. Questo aumento ha un impatto diretto sul costo del caffè in Italia, rendendo l’espresso sempre più costoso.
Il caffè non è solo una bevanda; rappresenta un rituale sociale, un momento di pausa per milioni di cittadini. Ogni anno, in Italia vengono servite circa 6 miliardi di tazzine nei locali pubblici, traducendosi in una spesa complessiva che è passata dai 6,18 miliardi di euro nel 2021 ai 7,32 miliardi attuali. Questo incremento di 1,14 miliardi di euro a parità di consumi rappresenta una pressione economica significativa per le famiglie italiane, costrette a rivedere le proprie abitudini di consumo.
Analizzando i rincari nei dettagli, emergono città come Pescara e Bari, che hanno registrato i rincari più pesanti, rispettivamente del 34% e del 32%. Napoli non è da meno, con incrementi che superano il 32% e un prezzo medio ormai vicino a 1,20 euro. Queste cifre non possono essere ignorate, poiché riflettono non solo un aumento del costo della vita, ma anche una possibile trasformazione delle abitudini degli italiani, che potrebbero iniziare a preferire la moka a casa piuttosto che il caffè al bar.
In un contesto in cui il prezzo del caffè continua a salire, la necessità di un’analisi approfondita e critica diventa sempre più urgente. Gli italiani devono essere consapevoli non solo dei costi che stanno affrontando, ma anche delle dinamiche che stanno dietro a tali aumenti.
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