Intervistato da Notizie.com, l’economista Giulio Sapelli dice la sua sulle recenti decisioni della Banca Centrale Europea.
Previsioni tutt’altro che rosee quelle del professor Giulio Sapelli per questo 2023 dal punto di vista economico. Ai microfoni del sito Notizie.com, il noto esperto spiega che l’attuale situazione non lascia presagire miglioramenti viste le decisioni della Bce che hanno portato nei mesi scorsi ad un aumento dei tassi di interesse. Tenendo poi conto anche del contesto caratterizzato dalla guerra in Ucraina, secondo Sapelli sarà difficile che quello in corso possa rappresentare l’anno della svolta.
Sapelli è molto chiaro nel definire la scelta della Bce: “Scandaloso – dice senza mezzi termini – vuol dire davvero non capire il momento che si sta attraversando“. Spiega che il rialzo del tasso variabile dei mutui annunciato dal Codacons porterà inevitabilmente ad un indebolimento degli italiani: “Secondo me è una politica economica non corretta“.
Ai colleghi di Notizie.com il professor Sapelli ha provato a fare un pronostico sui prossimi scenari per quanto riguarda le imprese: “Possiamo attenderci la resistenza delle piccole-medie imprese, che in questi mesi hanno dimostrato tanta resilienza”. Meno ottimista invece si è mostrato verso il futuro delle grandi imprese: “Avranno delle difficoltà ed anche il comparto automobilistico dovrà affrontare una crisi. Senza dimenticare il settore siderurgico dove ci saranno alcuni problemi“.
Tutto ciò sarebbe da ricondurre in gran parte alla crisi dell’Iva, che renderebbe l’Italia sempre meno produttiva e sempre più dipendente dai Paesi stranieri: “Si continua a produrre sempre meno di quello che avveniva un tempo. E questo porta il nostro Paese a chiedere aiuto all’estero“.
Neanche la decisione del Governo di interrompere il Superbonus trova favorevole Sapelli nonostante, lui precisi, non sia mai stato propenso a questo genere di politica. “Sono contrario alla politica dei bonus – ammette – ma è assolutamente sbagliato interrompere improvvisamente questo provvedimento. Sono state create alcune aspettative e vanno mantenute, ma allo stesso tempo mi auguro che il prima possibile si possa fare un passo indietro”.
Non mostra nessun dubbio neanche sull’equo compenso approvato circa un mese fa, che mira a garantire una giusta retribuzione a chi svolge, per aziende private o per la pubblica amministrazione, un lavoro intellettuale. A proposito di tale provvedimento, Sapelli afferma chiaro e tondo che “Il giusto profitto lo deve decidere l’impresa“.
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