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Al grido di “vogliamo più rispetto” circa 150 lavoratori dell’ex Ilva si sono dati appuntamento davanti al Ministero dello Sviluppo economico a margine del tavolo tra i sindacati e il ministro Giorgetti sulla vertenza. Francesca Re David, segretaria generale della Fiom, ha spiegato: “I lavoratori sono esasperati, sono in attesa di qualcosa da 10 anni. Vogliamo sapere quando il governo perfezionerà l’ingresso nella società”. Roberto Benaglia della Cisl ha aggiunto: “L’accordo del 10 dicembre non è stato ancora applicato, è incomprensibile la situazione industriale”. “Noi difendiamo la salute, i bambini. L’attesa ci distrugge, oggi diciamo basta: troviamo una soluzione”, le parole di Rocco Palombella della Uil.
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“Oggi abbiamo continuato a parlare di nulla. Non possiamo più aspettare. E’ stato un incontro che non ha prodotto nulla. Non possiamo dirci soddisfatti. Dal governo ci hanno detto che si aspettavano una sentenza del Consiglio di Stato (sulla chiusura dell’area a caldo, ndr), ma il giudizio non è arrivato. Tutto questo crea indecisione, quindi tutto dipenderà dalla sentenza“. Lo ha detto il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell’incontro sull’ex Ilva al ministero dello Sviluppo economico con il ministro Giancarlo Giorgetti e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.
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Serve che il governo “avvii un confronto che vada oltre le dichiarazioni di principio. Bisogna entrare nel merito. Se viene chiusa l’area a caldo non c’è più l’acciaio in Italia. L’altra volta abbiamo fatto un accordo con zero esuberi e una clausola di salvaguardia che dice che alla fine del piano chi è in amministrazione straordinaria doveva essere riassunto da ArcelorMittal. Per noi quella clausola è fuori discussione“. Lo ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David, al termine dell’incontro con i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Andrea Orlando, al Mise.
“Siamo di nuovo in una situazione di attesa“, afferma ancora Francesca Re David sull’ex Ilva. “Non c’è nulla di strano che ancora non ci sia la sentenza del Consiglio di Stato. L’udienza è stata ieri, ma sicuramente è un’agonia tutto questo processo che dura da anni. Il governo ha annunciato la società pubblica e privata con Mittal ma ancora tutto questo non è perfezionato. Si sta procedendo in una situazione di attesa, noi vogliamo sapere quando perfeziona l’ingresso nella società, quando dà avvio al piano industriale e ambientale, come c’entra l’ex Ilva e tutta la siderurgia nel Pnrr. Noi siamo all’oscuro di tutto. Non c’è un tavolo aperto sulla siderurgia e anche questi incontri al Ministero, senza la proprietà, sono soltanto informativi molto spesso determinati dal fatto che i lavoratori si mobilitano”.
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