Assoutenti lancia l’allarme: “Andare in vacanza costerà 15-20% in più”. Un’estate più cara per le famiglie italiane
L’estate 2024 si preannuncia più onerosa per le famiglie italiane che decidono di trascorrere le proprie vacanze nelle località turistiche del paese. Secondo un’indagine congiunta di Assoutenti e del Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), i costi legati alle villeggiature estive subiranno un incremento significativo, oscillando tra il 15% e il 20% rispetto all’anno precedente. Questo aumento delle tariffe interesserà diversi aspetti della vacanza, dagli alloggi ai trasporti, dai servizi balneari alla ristorazione.
La ricerca ha evidenziato come una settimana in una struttura ricettiva a tre stelle possa variare notevolmente in termini di costo a seconda della località scelta. Ad esempio, per un soggiorno dal 10 al 17 agosto, si va da un minimo di 872 euro a Bibione fino ad arrivare a cifre ben più elevate come i 3.500 euro richiesti a Porto Cervo. Località come Baja Sardinia e Amalfi si attestano su cifre intorno ai 2.000-2.600 euro, mentre Rapallo e Grado risultano essere opzioni più economiche.
Anche spostarsi verso le destinazioni prescelte sarà più costoso quest’anno. L’indagine mostra che il costo dei biglietti per i traghetti ha subito un incremento medio del +6,3%, con variazioni che vanno dal +1,8% al +10,2% a seconda delle tratte considerate. Per quanto riguarda l’aereo, la situazione non è migliore: i prezzi dei voli nazionali ed internazionali hanno registrato aumenti significativi sia per le famiglie sia per i singoli viaggiatori.
Il carovita non risparmia nemmeno gli stabilimenti balneari e la ristorazione nelle località turistiche italiane. Il noleggio giornaliero di ombrellone e due lettini oscilla tra i 30 e i 35 euro mediamente su tutto il territorio nazionale, con punte molto superiori in alcune zone della Sardegna o del Salento. Anche mangiare fuori costa di più rispetto allo scorso anno con un aumento medio nel settore della ristorazione attualmente stimato intorno al +3,5%.
Di fronte a questa situazione preoccupante, che potrebbe portare molte famiglie italiane a rinunciare alle vacanze estive o a ridurne la durata per contenere le spese, Assoutenti lancia un appello al Governo affinché intervenga sulle tariffe turistiche troppo elevate. La proposta è quella di studiare misure simili al paniere anti-inflazione già attuato nel tardo 2023 per offrire servizi turistici a prezzi calmierati alle famiglie meno abbienti.
L’estate italiana si annuncia sotto il segno dell’aumento dei costi legati alla villeggiatura; una sfida non indifferente sia per chi offre servizi turistici sia soprattutto per chi desidera goderseli senza gravare troppo sul proprio bilancio familiare.
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