Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Fratin ne ha parlato a margine del Global Energy Transition Congress & Exhibition 2024
“Io sono pronto a chiudere col carbone. È aperta un’interlocuzione con Enel, che è la proprietaria delle grandi centrali di Civitavecchia e Brindisi”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Global Energy Transition Congress & Exhibition 2024, in corso a Milano. “Quando dico immediato vuol dire che ne ho parlato ieri e ne parlerò probabilmente stasera, poi dovremo trovare la via d’uscita, con interventi a livello locale, con percorsi per il personale dipendente delle centrali a carbone, gli interventi a favore di quello che è l’indotto su quei territori. Tutto questo è elemento di discussione proprio in questo momento”, ha aggiunto.
Fratin ha poi spiegato che “gli obiettivi di Pniec (Piano Nazionale integrato Energia e Clima, ndr) sono al 2030. Poi nello scenario al 2050 c’è la parte di nucleare che può essere con una potenza dall’11 al 22%. Il calcolo viene fatto non su una produzione fissa che è quella attuale, ma rispetto a una tendenza di domanda di energia che al 2050 dovrebbe essere più del doppio di quella che abbiamo oggi. Quindi, con una previsione minima di 8 GW di nucleare, si può dare un contributo rilevante che va oltre il 15-20% per quello che riguarda poi l’effettiva domanda di consumo. Questo fa parte del mix energetico, non è sostitutivo delle rinnovabili”. In Italia “le capacità non c’è dubbio che ci sono, è chiaro però che bisogna creare un percorso anche di consenso per capire che il nucleare del futuro non è più quello di prima e seconda generazione” ha proseguito Fratin.
“Guardando al 2045, abbiamo previsto l’ipotesi della fusione. In questo momento la fusione non c’è ancora. Siamo ancora alla fase di ricerca”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Ecco perché io parlo di scenario di orientamento e non di realtà. Non possiamo neanche parlare della fissione e dei i piccoli reattori anche se su questi siamo in fase molto avanzata”, ha aggiunto. “La speranza è che nel 2045 si arrivi davvero ad avere una centrale di fusione, proprio perché significherebbe il benessere dei territori”.
“Sul fronte dell’eolico abbiamo un grande disegno per l’eolico offshore, che è stato inserito nel Decreto Energia di qualche mese fa e prevede la creazione, la strutturazione dei porti con navi che devono avere adeguate caratteristiche. È un percorso non immediato, non si fa in un mese, ci vorranno un paio di anni o tre, ma poi si avranno almeno un paio di porti che saranno in grado di affrontare la questione”, ha concluso Fratin.
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…
Il nuovo singolo del gruppo della provincia di Bergamo fa scoppiare la polemica sui social.…