Elon Musk ‘technoking’ di Tesla: è ufficiale (e non è solo megalomania)

Nuovo titolo per Elon Musk, con l’avallo della sua Tesla. Il multimiliardario ha infatti ufficialmente depositato alla Sec (equivalente della Consob negli Stati Uniti) una nuova definizione di se stesso: non è più semplicemente Ceo (o, in italiano, amministratore delegato) ma anche ‘technoking’.

Le strane qualifiche dei colossi della tecnologia

Potrebbe sembrare un semplice atto di megalomania, ma dietro c’è (anche) altro. Non è infatti inusuale che le grandi aziende della Silicon Valley facciano ricorso a qualifiche dai nomi apparentemente buffi e soprattutto dal contenuto poco chiaro. Come ricorda l’Ansa, nel corso degli anni abbiamo infatti visto serissime e importanti compagnie presentare all’interno dei propri quadri dei ‘guru’, ‘jedi’ o ‘ninja’. Elon Musk è solo l’ultimo della lista.

Peraltro non è lui l’unica figura di spicco di Tesla ad acquisire una qualifica quantomeno particolare in queste ore. Lo stesso riguarda infatti il suo braccio destro Zach Kirkhorn. Tecnicamente il direttore finanziario della compagnia di Elon Musk, che però nel frattempo è divenuto anche ‘master of coin’. Un possibile riferimento, questo, alla scommessa di Tesla sui Bitcoin.

Elon Musk e i problemi del neo “re tecnologico”

Né Elon Musk né i suoi collaboratori hanno allegato spiegazioni di alcun tipo a giustificazione dei nuovi titoli appena assunti. Né tantomeno si spiega cosa essi significhino. Secondo alcuni osservatori d’Oltreoceano, comunque, i nuovi titoli sono una modalità per l’imprenditore di sottolineare come Tesla sia “una società tecnologica che non si ferma mai“. Per quanto i problemi per la compagnia non manchino.

La fresca nomina di Elon Musk a “re tecnologico” e quella di Kirkhorn come “maestro della moneta” arrivano infatti in concomitanza con una fase in cui la concorrenza di Tesla si sta facendo più aggressiva. Le rivali del colosso delle auto elettriche sembrano infatti sempre più agguerrite, come dimostra il fatto che un anno fa le azioni di Tesla salivano del 700%. Questo mese si è invece chiuso con un -25% di per sé non ancora preoccupante, ma che certamente un campanello d’allarme lo solleva. Tanto da richiedere l’intervento di un ‘technoking’ e un ‘master of coin’.

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