La crescente popolarità delle criptovalute ha portato con sé alcuni “effetti collaterali” imprevisti. Gli avvocati divorzisti, per esempio, hanno notato che un numero sempre maggiore di coniugi tende a nascondere al partner i propri “bottini” digitali. Rintracciare questi fondi non è facile, ma gli esperti hanno i loro metodi. “La parte più difficile è determinare se ci sia stato o no un investimento da parte di uno dei coniugi”, spiega Sandra Radna, avvocato divorzista di Long Island. A volte basta un semplice sospetto per iniziare a scavare più a fondo nelle attività finanziarie del partner. Alcuni coniugi possono ricordarsi di aver sentito menzionare le criptovalute durante qualche conversazione passata, mentre altri arrivano a sospettare un investimento proficuo a causa di alcuni cambiamenti nello stile di vita della loro dolce metà. Di fronte ad alcuni acquisti costosi, come un’automobile nuova di zecca, diventa difficile non iniziare a nutrire qualche sospetto.
Radna spiega che se uno dei coniugi sospetta che l’altro potrebbe nascondere degli investimenti in criptovalute, un avvocato divorzista può affidarsi alla procedura di citazione in giudizio per ottenere l’accesso ai dispositivi elettronici del partner. Esistono vari modi per trovare un conto criptovalute nascosto. Gli esperti informatici, per esempio, possono scandagliare le informazioni contenute in un device alla ricerca delle credenziali per il log in o dei ticker delle valute digitali. Possono anche verificare la presenza di email che confermano eventuali scambi o trasferimenti di criptovalute. Anche sulle passate dichiarazioni dei redditi potrebbe essere possibile trovare tracce di questo tipo di attività. Radna aggiunge che a volte i coniugi menzionano le criptovalute nelle richieste di prestito, sperando di incrementare la possibilità che siano approvate.
Alcune delle criptovalute meno recenti, come i Bitcoin o Ethereum, possono essere più semplici da tracciare rispetto ad altre. Tra quelle che garantiscono maggiormente l’anonimità delle operazioni, Radna menziona Monero, Dash, Zcash, PIVX, Verge, Horizen e Grin. Per gli avvocati statunitensi, anche le criptovalute straniere rappresentano una sfida difficile da affrontare, in quanto può essere complicato mettere le mani sui registri delle compagnie a cui sono legate.
Andare a “caccia” di criptovalute nascoste non è per nulla economico e non tutti i coniugi sono disposti a correre il rischio. Dopotutto, il rischio di spendere molto per scoprire l’esistenza di un conto irrisorio non è inesistente. È per questo che prima di procedere si cerca di stimare con una certa accuratezza la cifra che il partner potrebbe nascondere.
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