Decreto Ristori quater: nuovi aiuti
e rinvii fiscali nella bozza

Il decreto Ristori quater riscriverà in gran parte il calendario fiscale da qui alla prossima primavera. Si prevede infatti una ‘tregua’ di fine anno per alleviare cittadini e imprese dal peso economico della crisi causata dal Covid. Anche il quater dovrebbe seguire la strada del bis e del ter, ovvero essere inserito tramite emendamento nel primo decreto Ristori, all’esame del Senato. È probabile che il via libera del Consiglio dei ministri arrivi domenica sera.

Nel nuovo decreto Ristori ci sarà un bonus da 500 euro per i dipendenti in Cig

Tra i nodi c’è l’idea di una “Cig di Natale”: un bonus da 500 euro per i lavoratori in cassa integrazione. Le forze di maggioranza e il Ministero dell’Economia, impegnato a fare i conti per far tornare le coperture, non sarebbero però favorevoli a questa misura. Una misura che andrebbe ai dipendenti in Cig per più di 8 settimane e costerebbe circa 1,6 miliardi.

Anche questo decreto Ristori, come i precedenti, replicherà le misure pensate a inizio novembre per le attività nelle zone arancioni e rosse. La novità è che la maxi-moratoria fiscale interesserà “tutti i settori economici che hanno subito perdite” e non solo la lista dei codici Ateco individuati fin qui come i più colpiti dalle restrizioni anti-Covid. La lista potrebbe essere aggiornata includendo nuovi settori, che potranno così accedere anche al fondo perduto e agli altri interventi: come lo stop a Imu e credito d’imposta per gli affitti.

Acconto Irpef e Irap slitta ad aprile

L’acconto del 30 novembre di Irpef, Ires e Irap dovrebbe slittare al 30 aprile per tutte le imprese con cali di fatturato, estendendo la misura attualmente prevista per i soggetti Isa. Il tetto delle perdite nel primo semestre del 2020 dovrebbe alla fine essere fissato al 33%. Le imprese, inoltre, dovranno aver conseguito nel periodo d’imposta precedente a quello in corso ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro. Anche i versamenti di Iva, ritenute, addizionali e contributi di metà dicembre dovrebbero essere fermati, sempre utilizzando il criterio delle perdite, e rinviati al 16 marzo. Il rinvio a marzo dovrebbe esserci anche per l’acconto Iva annuale del 27 dicembre.

Anche il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, che dovevano riprendere dal 10 dicembre, dovrebbe essere rinviato al primo marzo. La prima bozza del decreto prevede anche aiuti al settore delle fiere e congressi, il differimento delle elezioni per gli organismi di rappresentanza sindacale, la facoltà di estensione della durata dei fondi immobiliari quotati e fondi per le forze di polizia, i vigili del fuoco e per l’emersione del lavoro irregolare. Dovrebbe includere anche alcune misure stralciate dalla manovra, a partire dal rinvio di un altro anno del federalismo fiscale. Il decreto Ristori quater dovrebbe poi essere completato con alcune misure per i lavoratori: da una nuova mensilità dell’indennità per stagionali e precari del turismo, dello sport e della cultura a nuove risorse per consentire ai genitori con i figli in Dad di utilizzare il bonus babysitter.

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