ECONOMIA

Credito d’imposta, scatta il Bonus Pos: ecco come riscuoterlo

Arriva un aiuto agli esercizi commerciali, in particolare ai piccoli negozianti che la crisi legata all’emergenza sanitaria da Coronavirus ha messo in enorme difficoltà. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate, che ha rilasciato il codice tributo con cui recuperare il credito d’imposta sulle commissioni previsto dal Bonus Pos. Una misura destinata a coloro che esercitano “attività di impresa, arte e professione“. Vediamo ora chi nello specifico ne può usufruire e come accedere concretamente al bonus.

A cosa e a chi serve il Bonus Pos

La misura deriva dal decreto fiscale a sostegno proprio degli esercenti di piccole dimensioni. La sua introduzione mira a combattere l’evasione fiscale, spingendo i consumatori a effettuare acquisti preferendo i mezzi digitali al contante. Il credito d’imposta, riconosciuto per i pagamenti effettuati via Pos, è valido per le operazioni effettuate dal 1° luglio 2020.

I negozianti potranno recuperare ora il 30% delle commissioni addebitate per i pagamenti via Pos. Si tratta delle operazioni che i clienti effettuano tramite carte di credito, bancomat, carte prepagate e simili. La misura riguarda esercizi commerciali con un volume d’affari inferiore a 400mila euro. Quindi solo chi fattura tale somma nel corso dell’anno fiscale può fruire del credito d’imposta.

Come riscuotere il credito d’imposta

L’Agenzia delle Entrate ha intanto spiegato come riscuotere il bonus. Per farlo bisogna utilizzare i propri canali telematici, compilando il modello F24 che riporta il codice “6916”. La compensazione del credito d’imposta deve arrivare a decorrere dal mese successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Per farlo, gli esercenti devono comunicare ogni mese e in via telematica l’elenco delle transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento elettronici. Il codice va inserito nella sezione “Erario”, quindi è necessario indicare l’importo da detrarre nella colonna “Importi a credito compensati”. Il credito d’imposta scatta una volta compilati anche i campi sul “Mese di riferimento” e “Anno di riferimento”.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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