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La presidente della Bce, Christine Lagarde, parla in commissione Econ al Parlamento europeo riguardo agli effetti economici del Coronavirus. “Di fronte a una sfida straordinaria, l’Europa avrà bisogno di una risposta straordinaria. Il bilancio dell’Ue può svolgere un ruolo chiave nella mobilitazione delle risorse necessarie e nel loro utilizzo produttivo. Per fare ciò, dovrà essere ambizioso, non solo in termini di dimensioni, ma anche nelle sue priorità e nella sua effettiva attuazione”. L’ex presidente del Fondo Monetario Internazionale sprona tutti i Paesi dell’Ue ad approvare rapidamente il Recover Fund e il bilancio europeo. “La proposta della Commissione europea di un quadro finanziario pluriennale riveduto e il Next Generation Eu”, assicura Lagarde, “sono decisivi in questo senso. Sarà fondamentale adottare rapidamente questo pacchetto. Stabilire un calendario chiaro darà maggiore certezza e fiducia ai cittadini, imprese e mercati finanziari. Qualsiasi ritardo rischia di generare ripercussioni negative e aumentare i costi, e quindi le esigenze di finanziamento, di questa crisi”.
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Durante il suo intervento nell’audizione in commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, Christine Lagarde ricorda i provvedimenti utilizzati dalla Bce per fare fronte alla crisi economica provocata dal Coronavirus, ripercorrendo le tappe più recenti. “Le misure di politica monetaria intraprese a marzo dalla Bce sono state fondamentali nel rimuovere i rischi legati alla pandemia e il conseguente calo dell’economia che avrebbero potuto provocare una crisi finanziaria. Dal mese di marzo c’è stata una regressione di questo rischio. I provvedimenti presi nel contesto della crisi sono temporanei, mirati e proporzionati. La loro natura temporanea”, conclude la presidente della Banca Centrale Europea, “è rispecchiata nell’orizzonte di acquisti netti del programma Pepp, fino a giugno 2021. Sono provvedimenti mirati alla emergenza specifica attuale. Sono proporzionati rispetto ai gravissimi rischi legati al nostro mandato”.
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Infine unna previsione sul Pil nella zona euro.“La contrazione del Pil nel primo trimestre di quest’anno è pari al 3,8%. Le nostre nuove proiezioni prevedono una contrazione del 13% nel secondo trimestre. Nonostante una ripresa nella parte successiva dell’anno, il Pil reale della zona euro, secondo le previsioni, subirà un calo del 7,8% considerando tutto il 2020, prima di una graduale ripresa nel 2021, con una previsione di crescita del 5,2%, e nel 2022 con una proiezione di crescita del 3,3%. L’inflazione ha subito un calo dello 0,3% nel mese di aprile e dello 0,1% a maggio. Guardando al futuro, l’inflazione in media, secondo le proiezioni, sarà dello 0,3% nel 2020, prima di un leggero aumento allo 0,8% nel 2021 e all’1,3% nel 2022″.
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