“La crisi legata al Covid ha rappresentato un triplice shock per l’economia mondiale”. Lo afferma la Bce nel suo bollettino. “A differenza delle crisi passate, questa crisi ha colpito in modo particolarmente grave i consumi privati nel primo semestre del 2020”, sottolinea la Banca Centrale Europea. In ogni caso, i dati della Bce indicano “un forte, anche se non completo, recupero dell’economia, sostanzialmente in linea con quanto ci si attendeva”. Ciononostante, il livello dell’attività rimane “ben al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia di Coronavirus”. Secondo la Bce, dunque, “permane la necessità di un ampio grado di stimolo monetario per sostenere la ripresa economica”.
Terzo trimestre: riparte il Pil
Nel terzo trimestre la Bce prevede comunque il Pil in miglioramento, con una “ripresa dell’attività nell’area euro pari all’8,4%”. L’inflazione “rimarrà negativa nei prossimi mesi”, secondo le stime fatte “sulla base dei prezzi correnti del petrolio e dei relativi contratti future, e tenendo conto della riduzione temporanea dell’Iva in Germania”, ma dovrebbe “diventare positiva agli inizi del 2021”. La proiezione dei numeri del Pil “si basa sull’ipotesi di fondo di un parziale successo nel contenimento del virus, con una certa recrudescenza dei contagi nei prossimi trimestri che giustificherà la prosecuzione delle misure di contenimento, anche se meno rigide rispetto alla prima ondata, fino a quando non sarà disponibile una soluzione medica entro la metà del 2021”.
La Bce assegna alle banche Ue 174,5 miliardi con asta Tltro
La Banca Centrale Europea ha inoltre assegnato alle banche europee 174,5 miliardi di euro nella nuova asta di prestiti Tltro. La richiesta, che si colloca nella parte alta delle attese degli analisti, è arrivata da 388 banche. La domanda è inferiore a quella record da 1,3 trilioni della scorsa asta, segno che il sistema bancario si ritiene probabilmente ben equipaggiato sul fronte della liquidità. I prestiti Tltro, che consentono alle banche dell’Eurozona di prendere in prestito denaro dalla Bce a tassi negativi che possono scendere fino all’1%, sono uno degli strumenti messi in campo dalla Bce per sostenere l’economia europea nella sua battaglia per contrastare gli effetti del Coronavirus. Le previsioni degli analisti oscillavano, riporta Bloomberg, tra i 10 miliardi di Barclays e i 200 miliardi di Natwest.