Scoppia una nuova emergenza consumi in Italia nel mese di ottobre. La rileva Confcommercio, secondo i cui dati la domanda relativa ai servizi ha vissuto un autentico tonfo rispetto a settembre: -27,7%. E ci sono anche grossi problemi legati al Pil, che per novembre è visto in calo del 7,7% mensile e del 12,1% annuo.
Confcommercio: i terribili dati dei consumi a ottobre
“Dopo la forte ripresa registrata nel terzo trimestre, a ottobre il riacutizzarsi della pandemia e le prime misure di contenimento hanno di nuovo deteriorato la situazione dell’economia“, osserva Confcommercio. Che tramite il suo Ufficio Studi ha calcolato un ICC (acronimo che sta per “indicatore dei consumi“) che non lascia adito a malintesi. Rispetto allo stesso mese del 2019 il dato scende infatti dell’8,1% (era dato al -5,1% a settembre). Inevitabilmente i settori colpiti più severamente sono la filiera del turismo, dei servizi per il tempo libero ed i trasporti. Qui le riduzioni della domanda “si avvicinano a quelle registrate a marzo, in occasione dello scoppio dell’emergenza Coronavirus“.
Pil: le previsioni verso il 2021 fanno tremare
Si trema anche per il previsto calo del Pil. Non solo per il già citato dato che l’Ufficio Studi di Confcommercio ha previsto per novembre. Si spiega infatti che “a meno di un eccezionale, ma improbabile, recupero a dicembre, il calo congiunturale nel quarto trimestre dovrebbe essere superiore al 4%“.
Si ragiona dunque già in ottica nuovo anno. Il risultato finale del 2020 dovrebbe presentare un calo del Pil compreso tra il -9% e il -9,5%. Confcommercio sottolinea che il terzo trimestre si è rivelato “decisamente più favorevole rispetto a quanto previsto“. Il problema è però in prospettiva. Ci si aspetta infatti “un’entrata ben peggiore nel 2021, facendo svanire le più ottimistiche previsioni di rimbalzo statistico per l’anno prossimo“. Con le conseguenze di questo terribile 2020 che sarebbero dunque destinate a protrarsi ben oltre Capodanno.