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Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad ha parlato della situazione economica in Italia, colpita dall‘inflazione che rischia di ritardare la ripresa economica.
“Pur in uno scenario macroeconomico in miglioramento, notiamo alcune criticità come l’inflazione, che rischiano di rallentare la ripresa economica” ha affermato Pugliese.
“Di una sana inflazione avevamo bisogno, intorno al 2% anche quasi al 3%. Ma il rischio è che nei primi mesi del 2022 si vada sopra il 5%. Per questo” ha continuato Pugliese, “è fondamentale che l’Italia non perda l’occasione storica del Pnrr per modernizzare il Paese, scongiurando il rischio dell’immobilismo“.
“Come Conad, faremo la nostra parte continuando il percorso di ammodernamento e sostenendo le associazioni di rappresentanza. Per far sì che il mondo del commercio produca uno sforzo unitario collettivo per la trasformazione sostenibile del settore. Per noi questo vuol dire, oggi e domani, accompagnare l’Italia verso un futuro migliore” ha sottolineato.
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Pugliese ha poi tirato le somme sull’anno appena trascorso.
Conad chiuderà il 2021 con un fatturato di 16,9 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2020. Con le stesse previsioni di crescita anche per il 2022.
Pugliese ha sottolineato che “nel 2021 Conad ha consolidato la leadership in Italia” con una quota di mercato nella Gdo al 15%. Inoltre, ha continuato Pugliese, “abbiamo avuto una crescita oltre la media del mercato anche grazie alla ripartenza delle grandi superfici Spazio Conad”.
Conad farà importanti “investimenti per la modernizzazione della rete” pari a 1,8 miliardi di euro per il periodo 2021-2023. “Siamo soddisfatti dei risultati del 2021, sono risultati economici paragonabili alle migliori eccellenze che ci sono sul mercato“, ha dichiarato Pugliese. Aggiungendo però che “siamo consapevoli di dover fare sempre di più e sempre meglio“.
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Il 2021 ha visto proseguire i trend del 2020 emersi per la grande distribuzione, ad eccezione dei servizi di prossimità, che sono tornati a scendere dopo la buona performance dello scorso anno influenzata dalle limitazioni messe in campo per far fronte alla pandemia.
È quanto ha indicato Francesco Pugliese illustrando i trend del settore, sottolineando che “lo scorso anno si parlava di ritorno alla prossimità e anche quel canale era cresciuto, oggi è in calo, perché sì c‘è bisogno di prossimità ma in Italia è scadente“.
Tra i trend emersi, inoltre, secondo Pugliese c’è la conferma della “polarizzazione nelle scelte dei consumatori: crescono sia l’importanza del fattore prezzo sia i prodotti di alta gamma, perché siamo più in casa“. In particolare, per Pugliese, questa “polarizzazione c’è sia per questioni socio-economiche ma anche per un cambio delle abitudini: si prova a riprodurre in casa quello che prima trovavo quando andavo fuori” ha concluso.
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