Coronavirus: Gentiloni fiducioso per l’Italia, meno per l’Europa

Noi tutti sappiamo che l’Italia è stata colpita in maniera molto dura. E’ stato il primo Paese a dover decidere misure dure e il lockdown è iniziato prima che altrove. Le conseguenze per l’economia sono state drastiche. Allo stesso tempo, prevediamo una ripresa abbastanza forte nella seconda metà dell’anno e anche nel 2021“. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando le previsioni economiche di primavera della Commissione europea.

Io penso che le misure prese dal governo contribuiscano ad andare in questa direzione e penso che sia il governo a dover decidere sulla linea di credito del Mes. Noi, come Commissione, ci occupiamo solo dell’ammissibilità, che verrà comunicata domani all’Eurogruppo a tutti gli Stati membri. Poi saranno loro a decidere se utilizzare questa linea di credito“, aggiunge Gentiloni nel suo discorso tenuto alla Commissione europea a Bruxelles.

Commissione europea: allarme in sei punti

Previsioni molto negative, invece, per l’economia dell’intera Europa a causa dello scoppio del Coronavirus e soprattutto le sue conseguenze. Le evidenzia il discorso di Gentiloni, estremamente dolente sul punto.

Innanzitutto è molto chiaro che l’Ue è entrata nella più profonda recessione economica della propria storia“, sottolinea il commissario, che snocciola anche le cifre che rendono ancora più evidente il concetto. Secondo la Commissione europea, nemmeno la crisi del 2009 fu così grave: “L’economia dovrebbe contrarsi del 7,4% quest’anno e del 7,7% nell’Eurozona. Più che nel 2009, quando la contrazione fu del 4,5% circa. Nel 2021 prevediamo un rimbalzo del 6,1% nell’Ue e 6,3% nell’Eurozona. Questo non è abbastanza per compensare pienamente la perdita di quest’anno“.

Dalla Commissione europea, Gentiloni esprime anche il timore che non tutti gli Stati membri della UE possano rispondere allo stesso modo: “In secondo luogo, sia la recessione che la ripresa saranno difformi, disomogenee. Questi dati aggregati nascondono infatti differenze notevoli tra i singoli Paesi“.

Le conseguenze sulla vita di ogni giorno

Ci sono poi conseguenze, ben chiare alla Commissione europea, che si tradurranno nella vita di ogni giorno. “In terzo luogo, l’inflazione sarà più debole. I prezzi al consumo dovrebbero di conseguenza calare notevolmente. In quarto luogo, la disoccupazione dovrebbe aumentare, anche se le misure politiche dovrebbero contenerne la crescita“, evidenzia Gentiloni.

L’impatto della pandemia del Coronavirus si farà vedere sul mercato del lavoro, ma misure politiche tempestive e consistenti da parte degli Stati e le istituzioni potrebbero aiutare a contenere la perdita di posti di lavoro e il calo drastico delle ore lavorate che è previsto“, è l’auspicio del commissario.

In quinto luogo – conclude Gentiloni –, disavanzo pubblico e debito pubblico aumenteranno. Questo inevitabilmente porterà a un deterioramento marcato delle finanze pubbliche. In sesto luogo, i rischi per queste prospettive sono al ribasso ed eccezionalmente gravi“. L’allarme della Commissione europea è partito, ora resta da vedere come l’Unione e i vari Stati membri riusciranno a reagire.

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