Con l’aumentare dei contagi sono a rischio le vacanze sulla neve di 3,8 milioni di italiani. Dopo due stagioni miseramente fallite a causa della pandemia, i gestori dei principali impianti sciistici del paese sono pronti a partire. Tutto è quasi pronto nelle località sciistiche del Nord Italia, ma l’innalzarsi dei contagi desta preoccupazione tra i gestori di alberghi, impianti di risalita e ristoranti. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento all’ipotesi di un super Green Pass per non fermare la ripresa economica e occupazionale del Paese.
Coldiretti: “Bisogna salvare la stagione sciistica”
“Si tratta di una decisione – sottolinea la Coldiretti – destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci, ma sull’intero indotto delle vacanze in montagna“. Quindi anche su rifugi, malghe e agriturismi, già duramente colpiti dalle limitazioni di Natale e Capodanno dello scorso anno. La sopravvivenza delle strutture agricole con attività di allevamento e coltivazione dipende in buona parte dal turismo di fine anno. Oltre a incoraggiare il turismo, esse svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento.
Vacanze in montagna? “Difficili con passaggio in giallo”
Prima della pandemia, nel periodo tra Natale e Capodanno, la montagna è stata la destinazione privilegiata di oltre 10 milioni di italiani. Il flusso turistico da settimana bianca ha generato un volume di 4,1 miliardi di euro, di cui un terzo destinato alla tavola. “A pagare il prezzo più salato alle ripresa dei contagi – conclude la Coldiretti – rischiano di essere di nuovo le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir“. Con un passaggio di colore dal giallo all’arancione, la settimana bianca rischia di saltare per milioni di italiani. Soltanto il cosiddetto Green Pass Premium potrebbe salvare la stagione sciistica in questo inverno ancora dominato dal Covid-19.