Tra le agevolazioni presenti nel Decreto Rilancio varato dal Governo, spicca anche il cosiddetto Bonus Vacanze 2020. Si tratta di un’iniziativa il cui obiettivo è quello di dare sostegno al settore del turismo. Un comparto che da solo produce oltre il 13% del Pil italiano (cifra che sale al 20% se lo consideriamo estendendolo a quello della cultura). Ecco però in che cosa consisterà realmente.
Il decreto governativo ha fissato in circa 4 miliardi di euro le risorse da destinare a turismo e cultura. Tra questi, circa 2,4 comporranno i finanziamenti per accedere al Bonus Vacanze. Sarà utilizzabile da un solo componente per ogni nucleo familiare e permetterà di trovare ricovero nelle strutture ricettive presenti sul suolo italiano per tutto il resto del 2020. Il provvedimento riguarda alberghi, agriturismi, campeggi e bed &breakfast.
Il Governo ha anche stabilito che il provvedimento, a tutti gli effetti un credito d’imposta, sarà a disposizione di nuclei familiari dal reddito-medio basso. In altre parole il Bonus Vacanze è destinato a chi dispone di un Isee inferiore a 40mila euro.
Il Bonus Vacanze permetterà una spesa di massimo 500 euro, che scendono però a 300 se il nucleo familiare è composto da due sole persone e a 150 euro per famiglie mononucleari (cioè per chi è solo). Sarà utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 e sarà diviso in due parti. L’80% della cifra rappresenterà uno sconto sull’alloggio nella struttura ricettiva, il 20% sarà invece usufruibile come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture potranno poi decidere se utilizzare il credito come pagamento ai propri fornitori privati o se versarlo agli istituti di credito o a intermediari finanziari.
Il Bonus Vacanze appare però un provvedimento destinato a non restare isolato. Anche la Commissione europea ha infatti affermato la propria intenzione di sostenere il turismo in Europa. Anche a livello comunitario dovrebbe quindi garantire liquidità alle imprese turistiche attraverso il programma Sure. Il pacchetto di raccomandazioni agli Stati membri è stato presentato il 13 maggio e punta al mantenimento dei posti di lavoro e a promuovere le mete turistiche d’Europa come sicure anche per i viaggiatori provenienti dall’estero. In più dovrebbero progressivamente essere revocate le restrizioni di viaggio. Questo permetterà alle imprese turistiche di riaprire dopo i mesi di blocco forzato, purché ovviamente nel rispetto di tutte le precauzioni sanitarie.
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