Cambiare casa nel 2020 è vantaggioso: grazie al bonus prima casa, infatti, è possibile ottenere agevolazioni fiscali sull’acquisto e sulla vendita di immobili. Esistono delle condizioni particolari per le quali vendere e acquistare risulta vantaggioso. La sospensione dei termini – come chiarito dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate – sarà fino al 31 dicembre 2020, in considerazione di tutte le difficoltà operative portate dalla pandemia di Covid-19.
Bonus prima casa: termini sospesi
I termini per l’acquisto e la vendita di immobili sono sospesi dal 23 febbraio scorso e fino al 31 dicembre 2020. La sospensione, inoltre, riguarda una serie di bonus prima casa tra i quali:
- il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza,
- di 12 mesi per l’acquisto in caso di vendita dell’immobile considerato come “prima casa”,
- il termine di 12 mesi per la vendita dell’immobile posseduto.
In altre parole, con la proroga dei termini si cerca di non far decadere il bonus prima casa. Dunque, se l’immobile viene ceduto nei primi 5 anni dalla data di acquisto, il bonus decade; altrimenti occorre acquistare un altro immobile entro un anno dalla vendita. Infine, il beneficio decade per gli immobili per i quali si è già beneficiato delle agevolazioni o per quelli posseduti e invenduti.
Nella circolare dell’Agenzia, comunque, si specifica “tra i termini oggetto di sospensione, è compreso il termine di 1 anno entro il quale il contribuente che abbia acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale, deve procedere alla vendita dell’abitazione ancora in suo possesso, purché quest’ultima sia stata, a sua volta, acquistata usufruendo dei benefici ‘prima casa”.
Le agevolazioni fiscali
Grazie al bonus prima casa è possibile ottenere agevolazioni fiscali vantaggiose sull’acquisto o sulla vendita di immobili. Per gli acquisti di case o immobili da imprese o privati, l’imposta di registro è stabilita al 2% (rispetto alla consueta imposta al 9%), mentre le imposte ipotecarie e catastali ammontano a 50 euro. Per gli acquisti da costruttore, invece, l’Iva sale al 4% e le imposte catastali ammontano a 200 euro.
I requisiti per poter accedere al bonus riguardano immobili che non devono essere di lusso e si devono trovare nel territorio entro il quale l’acquirente ha stabilito (o lo farà entro 18 mesi) la residenza. Infine, l’acquirente non deve essere in possesso di altri immobili per i quali ha già richiesto il bonus, pena la perdita del beneficio.