Un cambio di destinazione per “aggiustamenti tecnici“. Questo è ciò a cui il Governo sottoporrà il decreto Aiuti, in particolare per quanto riguarda i fatidici 14 miliardi di euro di stanziamenti a favore della popolazione. Ciò include anche il bonus 200 euro che entrerà nelle tasche di 28 milioni di cittadini. Con alcune novità rispetto a quanto precedentemente stabilito.
Il primo via libera alla misura era arrivato lunedì 2 maggio, e l’architettura del provvedimento non cambia. Il bonus 200 euro continua infatti a riguardare la popolazione di chi in Italia percepisce un reddito uguale o inferiore a 35 mila euro all’anno. La platea di chi avrà diritto a tale somma, però, si amplia. Vediamo quindi chi potrà usufruirne.
La misura riguardava inizialmente i soli lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati. Nel frattempo, però, il Governo ha deciso di destinare il bonus 200 euro anche ad altre categorie. Si tratta di lavoratori stagionali, lavoratori domestici, colf e anche percettori di reddito di cittadinanza. Anche questi ultimi, come tutti gli altri, vedranno la somma entrare automaticamente nei propri conti in banca nel mese di luglio 2022.
Sarà compito dei datori di lavoro (sia nel settore pubblico che in quello privato) individuare in sede di conguaglio se al dipendente spetta la cifra in questione oppure no. Il bonus 200 euro, quindi, sarà successivamente riconosciuto in via automatica a tutti coloro che ne hanno diritto. Non serve quindi presentare alcuna domanda, poiché la somma rientrerà automaticamente in busta paga o nell’assegno pensionistico di luglio. Il reddito di massimo 35 mila euro deve riguardare l’anno fiscale 2021.
L’esclusione dalla misura di lavoratori autonomi e professionisti, invece, è solo temporanea. Per loro il Governo istituirà un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro, come proposto dalla ministra della Famiglia, Elena Bonetti. Anche queste due categorie riceveranno il bonus 200 euro (se presentano le stesse condizioni di reddito). Le modalità sono ancora da definirsi, e ciò avverrà con un successivo decreto del ministero del Lavoro. Anche per loro l’erogazione è prevista a luglio.
Per chi ha un reddito inferiore ai 35 mila euro, tuttavia, non c’è il solo bonus 200 euro. Il Governo ne ha infatti previsto anche un altro da 60 euro, destinato a coprire gli abbonamenti a bus, treni e metrò. Quest’ultimo, tuttavia, riguarda solo studenti e lavoratori. Cambia infine anche il Superbonus 110%. Qui si procederà ad ampliare le agevolazioni su lavori edilizi e ristrutturazioni. Sarà possibile cedere il credito d’imposta una quarta volta, e le cessioni potranno riguardare anche le società clienti. Sale, quindi, il numero di chi può ritirare il credito. Possibile che, più avanti, si stabilisca la possibilità di frazionare l’importo in ben quattro annualità.
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