Non accenna a fermarsi il calo del mercato europeo delle automobili. Le difficoltà del settore sono strettamente legate all’emergenza coronavirus, che ha portato con sé una crisi economica diversa da quelle che si sono verificate in passato. Gli ultimi dati forniti da Acea, l’associazione dei costruttori europei, indicano che il mese scorso in Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) si è registrato un calo del 24,1% rispetto a giugno 2019. Complessivamente, sono state immatricolate 1.131.834 auto. Questo numero porta il totale, dall’inizio dell’anno, a 5.101.669 immatricolazioni, il 39,5% in meno rispetto alla prima metà del 2019.
La crisi del mercato auto
“Rispetto al calo di maggio (-56,8%) il mercato europeo dell’auto a giugno è ripartito, ma una vera ripresa è lontana e per colmare il divario con il 2019 il percorso è lungo e accidentato”, spiega Gian Primo Quagliano, il presidente del Centro Studi Promotor. “Il semestre vede tutti i mercati dell’area in profondo rosso, con un calo minimo del 21,4% in Finlandia e massimo del 54,4% in Croazia”, prosegue l’esperto. L’unica nota positiva è la leggera crescita del mercato francese, che ha registrato un incremento dell’1,2% rispetto a giugno 2019. Per Quagliano si tratta del primo effetto del massiccio piano incentivi varato dal Governo Macron, che ha destinato all’auto 8 miliardi di euro. Tuttavia, considerando il primo semestre del 2020 nella sua globalità, anche il mercato francese è in profondo rosso (-38,6%).
I risultati delle case automobilistiche
Anche negli altri mercati principali dell’Europa Occidentale la situazione non è positiva. In Spagna si è verificato il calo più alto (-50,9%), ma il settore è in crisi anche nel Regno Unito (-48,5%), in Italia (-46,1%) e in Germania (-34,5%). Per quanto riguarda le case automobilistiche, Volkswagen ha subito una contrazione del 24,8% (229 mila immatricolazioni), mentre Fca (60.986 immatricolazioni) e Psa (148.546 unità) sono scese, rispettivamente, del 28,4% e del 28,3%.