A seconda del numero dei figli e dei requisiti stabiliti dalla legge di Bilancio scattano gli aumenti, in questo 2023, dell’assegno unico universale per molte delle famiglie beneficiarie. Non sarà necessario presentare una nuova domanda nel caso in cui le condizioni non siano cambiate (numero di figli a carico e la loro età), ma sarà importante aggiornare il proprio Isee (circolare Inps n. 132 del 15 dicembre 2022). Come si fa? Attraverso la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Per farlo, le famiglie hanno tempo fino al 28 febbraio. In caso contrario, dal 1° marzo sarà garantito solo l’importo minimo a quelle con un Isee superiore ai 40mila euro annui o non identificato. Ma chi riguarda questo passaggio di aggiornamento Isee? Circa sette milioni di famiglie, che oggi ricevono più della cifra minima (50 euro), per assegni pari a un ammontare totale di quattro milioni di euro.
Detto questo, gli aumenti riguardano i nuclei con quattro o più figli a carico l’assegno crescerà del 50% del valore precedente; i nuclei con tre figli di età compresa tra uno e 3 anni, se hanno l’Isee pari a 40mila euro l’incremento è del 50% per ciascun figlio; maggiorazione del 50%, nel rispetto delle fasce Isee, prevista anche per le famiglie con figli di età inferiore a un anno. E da marzo l’erogazione sarà di ufficio per gli attuali beneficiari, facendo riferimenti ai dati Isee aggiornati e ai valori minimi previsti dalla normativa, ovvero 50 euro per ciascun figlio a carico. Una volta aggiornato il proprio Isee, i dati dell’istanza saranno prelevati in automatico dagli archivi dell’Inps, che procederà a liquidare la prestazione in continuità.
Invece, se ci sono famiglie che non hanno mai fruito dell’incentivo economico prima dovranno farne richiesta. E anche in questo caso la scadenza massima è fissata al 28 febbraio. Questi i canali a disposizione: online dalla home page del sito dell’Istituto accedendo all’apposito servizio tramite credenziali Spid (almeno di livello 2), Carta di identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns); accedendo all’App Inps Mobile; attraverso e i servizi del contact center e degli istituti di patronato. Secondo quanto previsto dalla relazione tecnica alla legge di Bilancio, la maggiorazione avrà una cifra massima di 94 euro da applicare all’importo dell’assegno, che resta progressivo (cresce al diminuire dell’Isee). In questo momento l’importo base va dai 175 euro al mese (Isee fino a 15mila euro) e 50 euro (cifra minima, quindi per Isee pari o superiore a 40 mila euro o assente), per ogni figlio minorenne a carico.
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