Secondo il Wall Street Journal il colosso dell’e-commerce Amazon si appresterebbe ad aprire diversi grandi punti di vendita fisici negli Stati Uniti. In particolare, l’apertura dei negozi, della dimensione di circa 3mila metri quadrati, sarebbe prevista in Ohio e California.
Con quali prodotti in vendita? Sempre secondo il quotidiano statunitense, si tratterebbe di abbigliamento, prodotti casalinghi ed elettronica. Non è chiaro quali brand ospiterebbero i negozi di Amazon, ma a quanto pare saranno i marchi più famosi e quelli a marchio Amazon.
Dalla vendita online di libri avviata nel 1994, la creatura di Jeff Bezos d’altra parte ha già intrapreso la via dei negozi fisici. Attualmente Amazon ha negozi per libri e generi alimentari e gestisce pop-up (una sorta di vetrina temporanea in cui vedere dal vivo i prodotti Amazone) in almeno 13 stati degli Stati Uniti, tra cui California, Colorado e Washington. Si tratta in ogni caso di una notevole novità per il pioniere dello shopping online.
I grandi magazzini sono stati uno dei settori economici più colpiti a livello globale dalla pandemia. Le misure di contenimento ne hanno imposto la chiusura e il volume di affari è crollato. Adesso, però, che sono destinati a riaprire, Amazon vorrebbe sfruttare la ripresa. Nei mesi precedenti, era circolata ad esempio in Italia la notizia di un interessamento di Amazon nella catena di supermercati Esselunga.
Inoltre, attraverso i suoi punti vendita il colosso di e-commerce, sempre secondo l’esclusiva del Wall Street Journal, sarebbe di ampliare la propria presenza di mercato nel settore dell’abbigliamento, della casa e dell’elettronica.
Ampliare la propria gamma di offerta di prodotti è da tempo uno degli obiettivi della creatura di Jeff Bezos. Numerosi investimenti sono stati fatti per quanto riguarda la consegna del cibo fresco a domicilio. L’anno scorso in California la sezione Amazon Fresh ha aperto il primo punto vendita fisico. Offre carne, frutti di mare e una serie di prodotti da forno ed enogastronomia, preparati quotidianamente da un team dedicato.
Per velocizzare il servizio, dal punto di vista tecnologico, Amazon aveva anche dedicato ingenti risorse alle consegne attraverso i droni. A quanto pare, però, in questo campo il progetto non starebbe decollando per una serie di difficoltà tecniche.
Infine il servizio di video on demand Amazon Prime Video, che si è evoluto nel tempo con la creazione di contenuti autonomi come serie televisive e investimenti anche nel campo dello sport. In questo caso, oltre ad ampliare il mercato in un settore in espansione, l’interesse di Amazon è stato quello di fidelizzare ulteriormente i clienti al suo brand.
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