Passerà inevitabilmente alla storia per gli Stati Uniti d’America il 4 luglio 2021. Non solo perché si è celebrato il 245° anniversario della Dichiarazione dell’Indipendenza Usa, ma anche per un altro motivo: è stato l’ultimo giorno di Jeff Bezos alla guida di Amazon. Da oggi, a 27 anni dalla nascita del colosso, il nuovo Ceo è il suo ormai ex braccio destro, Andy Jassy. “Abbiamo scelto quella data perché è speciale per me, il giorno in cui Amazon è stata costituita nel 1994, esattamente 27 anni fa”, ha dichiarato l’uomo più ricco del mondo all’assemblea annuale (virtuale) degli azionisti di Amazon.
Il successore del fondatore non sarà però un ‘capo supremo’: Bezos, il cui patrimonio è stimato intorno ai 200 miliardi di dollari, resterà presidente esecutivo del gruppo nato 27 anni fa in un garage di Seattle. Ora per il fondatore, 57 anni, arriva un’altra sfida, quella dello spazio. Il 20 luglio prossimo, infatti, Bezos effettuerà il primo volo, con la navicella New Shepard, della sua società spaziale Blue Origin. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura, 52 anni dopo che Neil Armstrong e Buzz Aldrin piantarono la bandiera americana sulla Luna, ci sarà suo fratello Mark.
Andy Jassy è il leader designato di Amazon dal 2 febbraio scorso. Fino a ieri Jassy guidava l’immenso business (da lui ideato e coltivato) del cloud computing di Amazon Web Services. 53 anni, diplomato ad Harvard, Jassy è entrato in Amazon nel 1997 quando il gruppo Usa contava solo un centinaio di dipendenti e vendeva esclusivamente libri. Ventiquattro anni dopo il gruppo si è diversificato e occupa 1,3 milioni di dipendenti nel mondo.
Nel 2006 è da una sua intuizione che nasce Amazon Web Services, che in poco tempo è diventato uno dei tanti fiori all’occhiello del gruppo. Il business dei data center frutta alla creatura di Bezos circa 35 miliardi di dollari l’anno. AWS infatti fornisce l’infrastruttura tecnologica che permette il funzionamento di un lungo elenco di aziende e multinazionali, per non parlare delle pubbliche amministrazioni (la Cia si serve della tecnologia AWS, per fare un esempio).
Il primo incontro tra Bezos e Jassy non avvenne in un ufficio ma su un campo di erba sintetica. C’era in programma una sfida di broomball, una specie di hockey senza pattini e con delle scope (o a volte dei remi da kayak) al posto delle racchette, molto praticato fra i dipendenti di Amazon. Quel giorno in campo c’era anche Bezos e il neo assunto Andy Jassy lo colpì in testa. Con un remo. Invece di licenziarlo, Bezos lodò lo spirito competitivo del giovane newyorkese, che quindici anni dopo assunse la guida del nuovo settore del cloud, facendo di Amazon un leader di mercato anche qui.
Adesso, mentre Jeff Bezos volerà verso nuovi orizzonti (letteralmente), Jassy avrà in mano tutto. Anche l’immenso impero e-commerce dell’azienda. “Le persone che hanno lavorato a stretto contatto con Jassy”, scrive il Wall Street Journal, “nel corso degli anni lo descrivono come pacato e accessibile, a differenza di Bezos che non lo sarebbe”.
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