Air Italy, i lavoratori licenziati incontrano Papa Francesco in Vaticano

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Papa Francesco e il Vaticano in preghiera per i lavoratori licenziati di Air Italy. Una delegazione in rappresentanza dei 1.322 ex dipendenti dell’azienda ormai ferma da un anno e mezzo ha incontrato il Pontefice, che ha manifestato piena solidarietà nei loro confronti.

Papa Francesco ai lavoratori Air Italy: “Prego perché tutto si risolva per il meglio”

Prego per voi e per la giustizia sociale, voi pregate per l’azienda affinché tutto si risolva nei migliori dei modi“. Queste le parole del Pontefice che ha accolto nell’Aula Paolo VI in Vaticano una delegazione dei lavoratori di Air Italy. 1322 lavoratori che hanno ricevuto, dal 2 gennaio scorso, altrettante lettere di licenziamento. “Siamo stati accolti da Papa Francesco che ci ha invitati a pregare per l’azienda – ha dichiarato il rappresentante della FILT Cgil, Gianluca Griffo -. Lo ringraziamo per la sua attenzione”. La giornata per i lavoratori di Air Italy prosegue sotto il Mise dove saranno in presidio dalle ore 15.

Firenze, presidio dei lavoratori aeroportuali, Usb: “Precari da troppo tempo”

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Mentre gli ex dipendenti di Air Italy sono stati ricevuti ricevuti dal Papa, a Firenze il coordinamento regionale dell’Unione sindacale di base (Usb) ha protestato davanti alla sede del Consiglio regionale della toscana per sostenere gli oltre 100 lavoratori degli aeroporti di Pisa e Firenze con contratto part-time e a ciclo stagionale. “Ci sono più di 100 lavoratrici e lavoratori dei due aeroporti che hanno contratti di lavoro su 8, 6 mesi e nel periodo invernale verranno lasciati a casa senza ammortizzatori sociali“, ha spiegato Vania Meloni di Usb Toscana Aeroporti Handling. “La questione sta andando avanti da troppo tempo e loro non ce la fanno più. Si parla sempre di part-time, stipendi di 500 euro al mese. Possiamo parlare di lavoro povero anche negli aeroporti toscani“.

Giuseppe Santoro, lavoratore della Toscana Aeroporti Handling: “Non ci soddisfa questo progetto regionale. Devono cercare aiuti concreti rispetto a questi lavoratori che restano 8 mesi a casa. Così come va ad incidere sulla pensione il loro lavoro part-time“.

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