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La Galleria degli Uffizi decide di festeggiare l’amore con anticipo rispetto alla consueta data degli innamorati, San Valentino. Questo 2 febbraio porte aperte per i visitatori e un particolare sconto per le coppie, laddove uno dei due entra gratis. È stata l’occasione per incrementare il numero dei visitatori per un museo chiuso da 77 giorni. Si sono formate di nuovo le solite file sotto i portici degli Uffizi e, complice la bella giornata, ritornano lentamente i numeri pre-pandemia. Negli ultimi sei giorni sono entrati 7300 visitatori, con una media di 1000-1200 ingressi al giorno.
“Abbiamo sentito di questa giornata dedicata alle coppie e ne abbiamo approfittato, è stata una bella idea per far rivivere questo splendido museo“, racconta Emilio, di Firenze, in fila per entrare insieme con la moglie. E ancora: “Affrontare questa fila è dura, ma dopo si viene ripagati dalla vista di opere eccezionali. Noi manchiamo dagli Uffizi da un paio di anni e ci ritorniamo solitamente ogni 2-3 anni“.
“Dopo un periodo di chiusura, come quello che abbiamo affrontato per colpa del Covid, ci voleva, abbiamo bisogno di tornare a godere dell’arte e della bellezza degli Uffizi“, gli fa eco Guglielmo, fiorentino di 23 anni in compagnia della fidanzata, prima volta per lei al museo.
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Oggi ha riaperto le porte anche il museo Galileo di Firenze, dopo le restrizioni previste per tutti i musei d’Italia. “Siamo veramente emozionati e abbiamo voluto accogliere la cittadinanza fiorentina come una grande famiglia, infatti non c’è da pagare nessun biglietto e le nostre guide, i nostri operatori didattici saranno a disposizione dei nostri visitatori“, ha spiegato Andrea Gori, referente delle attività educative per il museo Galileo.
“Ci sono tre visite ogni martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, alle ore 11, alle 15 e alle 16:30. Si vedrà la collezione medicea, gli strumenti più antichi del museo e poi nel seminterrato, l’operatore farà vedere alcune applicazioni pratiche degli strumenti“, ha aggiunto.
Il museo Galileo non si è mai fermato, anche durante il lockdown le visite e la didattica sono proseguite online. “Abbiamo fatto centinaia di attività per le scuole, lezioni a distanza sui nostri strumenti per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Siamo sempre rimasti in contatto con le scuole di tutta Italia, ma anche scuole e università estere“, ha concluso Gori.
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