È stata inaugurata oggi l’edizione 2023 del Salone del Libro di Torino, la manifestazione letteraria più frequentata in Italia.
Si tratta dell’edizione XXXV e durerà fino al prossimo 22 maggio, ospitata nell’area Lingotto Fiere del capoluogo piemontese.
Secondo quanto raccontato dai dati Istat, quello che l’editoria sta vivendo in Italia è un calo drammatico di lettori.
La quota di persone che ha letto almeno un libro per motivi non scolastici o professionali nell’ultimo anno è inferiore a quella registrata da 25 anni a questa parte.
Un dato davvero disarmante.
Il report Istat su “Lettura di libri e fruizione delle biblioteche” dimostra come attualmente la percentuale di lettori forti, ovvero chi ha letto almeno dodici libri nell’ultimo anno in Italia, è solo del 6,4%.
Il 15,4% dei soggetti analizzati rientra nella fascia riservata ai lettori medi (tre-undici libri letti all’anno), mentre il 17,45% in quella dei lettori deboli (tre libri letti al massimo in un anno).
In totale, soltanto il 39,3% dei soggetti di età superiore ai 6 anni ha letto almeno un libro per motivi extra scolastici/lavorativi nel 2022. Il dato più basso mai registrato negli ultimi 25 anni.
I più virtuosi sono stati i giovani, con la quota maggiore di lettori che rientra nella fascia tra i 6 e i 24 anni.
Da sottolineare, poi, anche la netta differenza di genere. La percentuale delle lettrici è del 44%, mentre quella dei lettori soltanto del 34,4%.
A inaugurare l’edizione XXXV del Salone del Libro a Torino sono stati il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Se c’è così tanta stampa è perché è ancora la fiera numero uno in Italia”.
Ha dichiarato La Russa ai cronisti sul posto, sottolineando come quella di Torino resti la fiera del libro più importante per il nostro Paese.
I presenti hanno poi applaudito Nicola Lagioia, al suo ultimo anno da direttore del Salone del Libro.
Questa sarà, dunque, un’edizione davvero speciale per Lagioia, il quale ha tenuto porre l’accento sull’importanza della kermesse:
“Per cinque giorni e cinque notti il Salone del Libro trasforma Torino nella capitale mondiale della cultura. È una cosa molto emozionante e non è scontato che accada tutti gli anni”.
Pronto a vivere il suo ultimo Salone del Libro da direttore, Nicola Lagioia non ha nascosto la propria emozione:
“Il primo giorno del Salone? Mi sono abituato, ma sono emozionato. È bello vedere gli studenti arrivare. C’è l’emozione di sempre. Certo, quella del primo anno rimane ineguagliabile, questa è quella del commiato”.
Lagoia ha poi raccontato un aneddoto:
“La visita al Salone funziona come ‘La regola del buon vicino’ di Aby Warburg, che diceva che i libri non vanno messi in ordine alfabetico ma per affinità. Così, se non trovi quello che cercavi, trovi qualcosa di affine e a volte migliore. È la stessa cosa che accade per gli incontri al Salone”.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione del Salone si è, poi, levato un caloroso e lungo applauso per l’Emilia-Romagna.
Un piccolo gesto di supporto per una terra che sta vivendo ore drammatiche in Italia e che, nonostante ciò, è riuscita comunque a confermare la presenza di tutti i propri editori al Salone del Libro.
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