A quasi due secoli di distanza dalla loro realizzazione, due rari ritratti di Rembrandt sono stati ritrovati, quasi per sbaglio, da un banditore britannico nel corso di una valutazione di quadri appartenenti a una collezione privata. Gli stessi studiosi del maestro olandese si erano dimenticati delle due opere. A dare notizia del ‘ritrovamento’ è il Washington Post, che scrive: “I ritratti a olio di forma ovale, firmati e datati da Rembrandt van Rijn nel 1635, raffigurano una ricca coppia di anziani di Leida, nei Paesi Bassi”. I soggetti ritratti nel dipinto, il signor Jan Willemsz van der Pluym e la signora Jaapgen Carels, erano legati al pittore per via di un lontano matrimonio tra la famiglia Rembrandt e Carels.
Nell’annunciare il ritrovamento dei due quadri, Henry Pettifer, esperto di pittura della casa d’aste Christie’s, ha osservato che “il genere del ritratto nel periodo tra il XIX e il XX secolo era totalmente sconosciuto alla pratica pittorica di Rembrandt, ciò che rende a questo punto il ritrovamento straordinario”. Le due figure, inoltre, dimostrano “un’intimità e una dignità eccezionali”.
Sempre secondo quanto riportato dal Post, l’ultima volta che i due dipinti sono apparsi in pubblico correva l’anno 1824, anno in cui sono stati ceduti agli antenati dei loro attuali proprietari. Quest’ultimi, tuttavia, “non erano affatto a conoscenza che si trattasse di dipinti originali firmati da Rembrandt di proprio pugno”, ha riferito la casa d’aste Christie’s. I ritratti, che presentano delle dimensioni di 8 pollici per 6 e mezzo, sono i più piccoli ritratti finora conosciuti e ascrivibili al pittore olandese.
Dopo essere state rinvenute durante la pandemia, le due opere sono state sottoposte all’attento giudizio degli esperti del Rijksmuseum di Amsterdam, che li ha ufficialmente certificati. Ad attenderli, dopo un tour newyorkese, un viaggio ad Amsterdam il prossimo giugno: in seguito faranno ritorno a Londra per essere prima esposti, e poi messi all’asta. Secondo Pettifer, i due quadri dovrebbero fruttare tra i 6,25 e i 10 milioni di dollari.
In Italia, pochi giorni fa, ha fatto il giro del web la notizia dell’acquisto da parte di un avvocato, collezionista ed appassionato d’arte, di un dipinto che, molto probabilmente, è stato realizzato dal maestro dell’impressionismo francese Claude Monet. Acquistato per poche migliaia di euro ad un’asta, il dipinto potrebbe ora valere milioni. Il protagonista della vicenda è Carlo Romagnoli, già resosi protagonista di una vicenda simile, quando acquistò – circa dieci anni fa – un anonimo ‘Ritratto di giovane donna’ ad un’asta che si è rivelato, dopo studi ed esami di esperti, un’opera di Amedeo Modigliani. La notizia è stata riportata dal quotidiano piacentino Libertà.
Secondo Vladimir Cicognani, critico ed esperto d’arte, perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Bologna sarebbe autentico. “Sì, dire che è un Monet a mio avviso è esatto. Probabilmente è stato realizzato intorno al 1910, si tratta di un dipinto del valore di diversi milioni di euro”, ha affermato al giornale piacentino. Gli studi del caso sapranno far luce sull’antenticità, o meno, del quadro.
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