La Venere voluta dalla Santanché è tornata sui social dopo due mesi di assenza. “Ciao! So bene che avete sentito la mia mancanza e mi fa piacere sapere che vi siate così tanto preoccupati per me“, ha condiviso sul suo profilo Instagram la bella influencer virtuale dai boccoli d’oro. Il post continua con: “Ecco la verità: avevo promesso di portare le bellezze della nostra Italia in giro per il mondo e così ho fatto. Aeroporto dopo aeroporto, città dopo città. Perché quando si ama davvero qualcosa, si desidera condividerla con il mondo intero. La nostra Nazione merita di brillare sempre di più e io sono qui per assicurarmi che accada. Grazie per avermi atteso. Nuove avventure ci aspettano!“. La presentazione della campagna per il turismo italiano aveva scatenato diverse polemiche, non ancora arrestate, soprattutto in questi giorni, che si sta parlando di un’indagine che coinvolge proprio “Open to Meraviglia“.
La campagna “Open to Meraviglia” dovrebbe esaltare e pubblicizzare la bellezza del nostro Paese, ma proprio nei mesi più importanti per il turismo in Italia è sparita qualsiasi forma di promozione. La procura regionale del Lazio, guidata da Pio Silvestri, ha deciso di aprire un’indagine, coinvolgendo la polizia postale, proprio per capire il motivo di questa assenza e intanto, il ministro Santanchè cerca di difendere la campagna e rassicura sul ritorno della Venere. Successivamente la Corte dei conti potrebbe verificare un eventuale danno erariale.
Il ministero, che ha investito grandi somme di denaro per un’iniziativa che dopo pochi mesi è stata arrestata, potrebbe adesso essere accusato di spreco di denaro pubblico. Delle attività previste che avrebbero dovuto coinvolgere i social network quest’estate non vi è stata nessuna traccia. L’ultimo post della Venere influencer risale infatti al 27 giugno e i profili di Twitter, Facebook e TikTok pare siano addirittura spariti. Il video realizzato per il lancio della campagna e costato circa 138mila euro era stato cancellato da YouTube e poi ripubblicato più avanti. Cartelloni con la Venere in primo piano sono apparsi invece in diversi aeroporti del mondo e il 22 agosto è apparso sul profilo YouTube del ministero del Turismo uno spot in cui si vedono le atlete della nazionale di pallavolo italiana indossare le magliette che raffigurano la Venere.
“Open to Meraviglia” è stata presentata lo scorso aprile dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè e da subito ha scatenato molte critiche. Il motivo? Alcuni errori, l’utilizzo di strani contenuti come ad esempio del materiale visivo che non ritraeva l’Italia ma altri Paesi, ma soprattutto il costo della campagna di ben 9 milioni di euro. L’agenzia di comunicazione che ha gestito la campagna promozionale che vede protagonista la versione della Venere di Botticelli, è quella di Armando Testa.
La Sinistra chiede: “quali siano le reali motivazione che sono alla base della decisione di azzerare di fatto la campagna pubblicitaria proprio nel pieno della stagione estiva che è il periodo dell’anno che ovviamente vede aumentare esponenzialmente i flussi turistici“.
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