Non si placa la disputa tra Grecia e Regno Unito sui celeberrimi marmi del Partenone. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis si è appellato “ai cuori e alle menti” dei cittadini britannici a Good Morning Britain prima dell’incontro ufficiale con Boris Johnson. Migliaia di telefonate sono arrivate nel corso della trasmissione, quasi tutte favorevoli alla restituzione alla Grecia da parte del British Museum. “Sarà l’opinione pubblica britannica a far pendere decisamente la bilancia a favore della legittima richiesta“, ha affermato un membro della delegazione in visita.
Se il discorso del primo ministro greco ha fatto breccia nel cuore dei britannici, non si può dire altrettanto dell’incontro con Boris Johnson. Il governo di Downing Street ha fatto un passo indietro, sottolineando come la trattativa riguardi unicamente il British Museum. Ma il premier Mitsotakis non ha intenzione di rinunciare alla sua impresa e promette di usare ogni mezzo a sua disposizione per persuadere le autorità inglesi alla restituzione dei marmi. “La mia intenzione è di continuare a lavorare duramente fino al loro ritorno definitivo al Museo dell’Acropoli“, ha ribadito Mitsotakis al Museo della Scienza di Londra dopo l’incontro con il premier britannico.
Custoditi dal British Museum, i fregi furono rimossi dall’ex tempio di Atene durante l’occupazione turca nel 1802 per volere di Lord Elgin, ambasciatore di Londra. Da anni sono diventati oggetto di richieste di rimpatrio da parte della Grecia. Atene ha definito la conservazione delle antichità da parte del British Museum illegale e contraria a qualsiasi principio morale. In diversi sondaggi, i britannici hanno espresso sostegno per il rimpatrio dei manufatti. Mitsotakis è il primo primo ministro greco ad aver formalmente avanzato a Downing Street la richiesta di restituzione dei marmi del Partenone.
Ma cosa intende Boris Johnson quando definisce la questione di pertinenza del British Museum? Con otto milioni di reperti, il British Museum è il quinto museo più visitato al mondo. Nonostante la sua fama, l’istituzione londinese non sembra intenzionata a restituire i marmi alla Grecia. Il motivo? Secondo il British Museum, Lord Elgin agì a suo tempo consapevolmente e con il permesso delle autorità, sia quelle di Atene sia quelle di Londra. Stando alla versione del museo londinese, non si è trattato dunque di furto, bensì di legittima appropriazione. Diametralmente opposta è la posizione del governo greco, che ha sempre considerato il trasferimento dei marmi alla stregua di un furto.
Quale destino spetta agli straordinari reperti dell’ex tempio di Atene? Ancora è presto per pronunciarsi, ma a schierarsi in prima linea a favore della restituzione sono gli stessi cittadini britannici. Per quanto ancora il British Museum potrà trattenere i marmi di Elgin? Sembra che sia tempo di redimere l’annosa questione, come sottolineato anche dall’Unesco, che ha invitato il Regno Unito a rivedere la propria posizione e a inaugurare un dialogo costruttivo con la Grecia.
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…
Il nuovo singolo del gruppo della provincia di Bergamo fa scoppiare la polemica sui social.…