Anche quest’anno le Giornate FAI di Primavera sono state un successo. Giunte alla loro 31ª edizione, si sono svolte il 25 e il 26 marzo 2023, vedendo la partecipazione di più di 550mila visitatori, e facendo registrare un +43% rispetto all’edizione dell’anno precedente. Numeri incredibili, che evidenziano l’interesse degli italiani nel voler riscoprire luoghi, tesori, storie e segreti del nostro Paese. Le Giornate FAI, dunque, si confermano come uno degli appuntamenti dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico più importanti nel nostro Paese: con oltre 400 città coinvolte, e 750 luoghi da visitare, le proposte sono arrivate da 7.500 volontari della Fondazione, che rappresentano il motore alla base dell’iniziativa. Questi sono stati affiancati da 15mila ‘apprendisti Ciceroni’, ovvero da studenti presi da diverse scuole italiane formati per l’occasione.
Come riportano i dati, il luogo più visitato di quest’edizione si trova ad Affi, in provincia di Verona, ed è il Tunnel del Bunker antiatomico. Dietro troviamo Villa Schifanoia, a Firenze, e il Castello degli Schiavi a Fiumefreddo di Sicilia, in provincia di Catania. Per il quarto posto andiamo a Milano, dove troviamo Palazzo Clerici, mentre pari merito al quinto troviamo, sempre a Milano, la Sede Rai di Corso Sempione, e i Palazzi dei 7 Portoni a Fossacesia, in Abruzzo. Seguono il Parco Villa Gregoriana, Bene del FAI a Tivoli, comune della città di Roma; il Forte Wohlgemuth a Rivoli Veronese, a Verona; la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti a Palermo, e il Palazzo Salerno a Napoli. Villa Wolkonsky, che si trova sempre a Roma, chiude la classifica dei 10 luoghi più visitati. Le Giornate FAI sono state un’occasione per visitare anche i Beni del FAI, beni storico-artistici e paesaggistici di proprietà della fondazione. Tra i più visitati spicca il Parco Villa Gregoriana a Tivoli, seguito da Villa Necchi Campiglio a Milano; Villa del Balbianello a Tremezzina, in provincia di Como; Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova, e Palazzo e Giardini Moroni a Bergamo.
Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, “è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano”, si legge sul sito. La sua attività, “coerentemente con la sua missione, si concretizza in tre ambiti: la protezione di Beni artistici e naturalistici; la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio paesaggistico e monumentale; la mobilitazione attiva per proteggere il paesaggio a rischio”.
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