Dantedì, è il giorno di Dante:
il perché della scelta del 25 marzo

Dopo il successo dello scorso anno ritorna il Dantedì, serie di iniziative volte a celebrare Dante Alighieri, uno dei padri della cultura della Penisola. Una celebrazione creata nel 2020 da Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività Culturali, che quest’anno cade tra l’altro a 700 anni dalla morte del Sommo poeta, avvenuta nel settembre del 1321, in esilio a Ravenna. Numerose le iniziative in tutta Italia, e non mancano gli omaggi all’estero. La maggior parte degli eventi è però virtuale a causa delle restrizioni anti-Covid.

Dantedì, perché si celebra il 25 marzo

La data scelta per celebrare il Dantedì non è casuale. Non essendoci fonti certe sulla data esatta della nascita di Dante (che si fa risalire fra il 21 maggio e il 21 giugno del 1265), il MiBACT ha optato per il 25 marzo perché è la data, individuata dagli studiosi, come quella iniziale del viaggio del ‘personaggio’ Dante, accompagnato da Virgilio, nella Divina Commedia.

“Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita”. Il canto I dell’Inferno, prologo dell’opera, inizia così e si colloca temporalmente, secondo gli esperti, proprio nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 1300.

Le iniziative (in Italia e all’estero) per ricordare il Sommo Poeta

Dalle declamazioni classiche ai versi in rap, e non solo. Sono numerose, da Nord a Sud, le iniziative dedicate al Dantedì. Tra gli eventi principali, da segnalare la lettura del canto XXV del Paradiso (quello in cui Dante incontra le anime di San Giacomo e San Giovanni) da parte di Roberto Benigni. L’evento è ospitato dal Salone dei Corazzieri al Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro Franceschini.

Previste, inoltre, anche iniziative all’estero nel contesto del Dantedì. L’Ambasciata d’Italia a Parigi, nel Teatro Siciliano della capitale francese, celebrerà Dante con una lettura in lingua francese e italiana di alcuni brani tratti dalla Vita Nuova. Quest’ultima è un’opera di grande importanza, perché la prima attribuita con certezza al poeta fiorentino.

Dante e il mondo della scuola, fra tradizione e innovazione

Tra gli enti capofila nelle celebrazioni dedicate a Dante non può mancare il Ministero dell’Istruzione. Già nel percorso di avvicinamento al 25 marzo, i canali social del MIUR hanno raccontato i progetti sul tema presentati dagli istituti di tutta Italia.

Di discreto successo Dante in a Chatbot, laboratorio in cui Dante e i personaggi della sua opera più nota, la Divina Commedia, si trasformano in chatbot interattivi. Un altro laboratorio è quello di GeoDante, sorta di app sulla geografia dantesca cui lavorano sei scuole di ciascuna delle città simbolo del percorso della vita del Sommo poeta, cioè Firenze, Verona, Mantova, Lucca, Forlì e Ravenna.

Un’altra iniziativa di sicuro interesse è #Dante VR Art, ambiente virtuale in cui gli studenti possono esprimere la loro creatività in ambientazioni ispirate alle opere di Dante. Rilevante dal punto di vista nazionale anche #DanteSocial, iniziativa che, come si può intuire dal nome, punta a diffondere attraverso i social network citazioni, rielaborazioni e opere ispirate ai versi del poeta fiorentino.

Le iniziative dedicate a Dante proseguiranno anche oltre il 25 marzo. Arriveranno al culmine fra il 13 e il 14 settembre, quando si celebrerà ufficialmente l’anniversario dei 700 anni dalla morte di uno degli autori più apprezzati (e studiati) della letteratura italiana.

Dantedì, in piazza della Signoria arriva il maxi abete in omaggio al Poeta

 

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Firenze ha voluto omaggiare Dante Alighieri con una scultura monumentale in piazza della Signoria. Un abete gigante scolpito dall’artista Giuseppe Penone. “Nella Divina Commedia è molto presente il simbolo dell’albero, a partire dalla selva oscura fino agli alberi in versi nel Paradiso“. Lo ricorda il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “È un’opera che dà il senso di creatività e porta Dante nella contemporaneità. In tutte e tre le cantiche Dante ripropone il simbolo dell’albero. Il Dantedì è il capodanno toscano, il 25 marzo Dante parte per la Divina Commedia, una data simbolica“.

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