Per gli amanti della scrittura creativa esistono pochi problemi peggiori del blocco dello scrittore. Questo nemico invisibile può arrivare in qualsiasi momento, andando a creare parecchi grattacapi a chi si sta dando da fare per portare a termine una storia. Come suggerisce il nome, si tratta di un blocco che impedisce all’autore di fare ciò che di solito gli viene più naturale. Può dipendere da tantissimi fattori e non segue delle “regole” ferree. A volte è legato a una condizione di stanchezza nei confronti della scrittura, ma in altre occasioni si manifesta anche quando l’autore avrebbe voglia di scrivere, creando parecchia frustrazione in chi si siede davanti al Pc con le migliori intenzioni. Anche la sua intensità è variabile. Può scomparire in modo spontaneo nel giro di poche ore o giorni oppure durare più a lungo, scombinando i tempi di stesura di un manoscritto.
Poiché si tratta di un problema che non segue delle regole fisse e si manifesta in modo diverso per ogni persona, non esistono dei metodi efficaci al 100% per risolverlo. In questo articolo mi limiterò a fornivi alcuni consigli basati sulla mia esperienza personale e su quella di altri autori con cui sono in contatto. Spero che possano aiutarvi a superare il blocco e a tornare a dedicarvi con la consueta passione all’attività creativa.
Il primo consiglio che mi sento di dare a chi sta vivendo un blocco dello scrittore è quello di provare a prendersi una pausa dalla scrittura. A volte si tende ad accumulare stress e stanchezza senza nemmeno rendersene conto e un periodo di riposo può aiutare a ricaricare le pile. Il modo migliore per stimolare la creatività in questa fase è dedicarsi ai propri hobby preferiti, che possono avere anche poco a che fare con la scrittura. Leggere romanzi o guardare film è di sicuro un buon modo per “restare allenati” e farsi venire nuove idee, ma anche attività come la danza o il fitness possono procurare dei benefici notevoli.
Anche dedicarsi a un nuovo passatempo può aiutare. Chi deve prendere dimestichezza con i rudimenti del giardinaggio, per esempio, si ritroverà circondato da una mole enorme di concetti da imparare e non avrà certo il tempo per tormentarsi sul proprio blocco dello scrittore. Scoprire un nuovo hobby, inoltre, aiuta ad acquisire nuove conoscenze, che possono sempre tornare utili durante la stesura di una storia. Avete imparato a giocare a scacchi? Allora nulla vi vieta di mettere in scena una partita credibile tra due personaggi. Sapete alla perfezione com’è fatta una spada? Descrivetene una e fate sognare i vostri lettori.
A volte una pausa di qualche giorno non è sufficiente. I blocchi più “pesanti”, spesso accompagnati da una sensazione di nausea o fastidio nei confronti della scrittura, possono richiedere un lungo periodo di riposo. Nella maggior parte dei casi la voglia di tornare a scrivere dovrebbe tornare spontaneamente. In caso contrario, il blocco potrebbe essere legato a qualche ragione più profonda, come un’insoddisfazione generale nei confronti dei risultati ottenuti con la scrittura o la percezione di non essere mai “abbastanza bravi”. Sono sensazioni comuni e ognuno le affronta in modo diverso. Personalmente trovo molto utile confrontarmi con i miei beta reader, così da ricevere dei feedback sulla mia scrittura e capire come posso migliorare, ma anche ricordarmi quali sono i miei punti di forza.
Nel caso di un blocco dello scrittore più leggero può essere utile porsi delle domande sulla scena che non si riesce a scrivere, così da capire perché ci crea dei problemi. Magari si tratta di una descrizione che in quel momento non abbiamo la minima voglia di mettere nero su bianco o di un dialogo fin troppo statico. Una volta individuata la natura del problema diventa più semplice capire come risolverlo, per esempio aggiungendo dinamicità allo scambio di battute dei personaggi o modificando alcuni passaggi poco ispirati.
Esiste un modo per “prevenire” il blocco dello scrittore? Non proprio, ma rispettare una tabella di marcia e autodisciplinarsi sono ottimi modi per renderlo meno probabile. Scrivendo ogni giorno (magari allo stesso orario) si resta in allenamento, rendendo più semplice riprendere la narrazione dal punto in cui ci si è interrotti. Chi è abituato a scrivere con una certa regolarità tende ad avere a che fare meno di frequente con il blocco dello scrittore, perché è più abituato a impostare le varie scene e ha “allenato” la creatività.
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