“So wake me up when it’s all over” (“Svegliatemi quando sarà tutto finito”) queste le parole della canzone più famosa di Tim Bergling, meglio conosciuto con il suo nome d’arte Avicii. Google ha voluto omaggiare il dj svedese, che oggi avrebbe compiuto 32 anni con un doodle che riprende proprio le note di Wake me up. L’artista è stato capace di ridefinire la scena dance-pop mixando la musica elettronica con diversi generi musicali, diventando uno dei visionari più influenti della musica dance.
Il doodle di Google ha voluto ricordare con un corto animato alcuni dei momenti più salienti della vita di Tim, morto suicida in Oman nel 2018.
L’animazione raccoglie schizzi colorati di un ragazzino che strimpella una chitarra da bambino, crea ritmi sul suo laptop da ragazzino e fa il DJ in un piccolo raduno da adolescente.
Le note di Wake Me up che accompagnano il doodle sono anche utilizzate per celebrare la Settimana nazionale per la prevenzione del suicidio.
A seguito della scomparsa del figlio, la famiglia di Avicii ha aperto un’organizzazione a suo nome. La Tim Bergling Foundation è nata per promuovere la consapevolezza dell’importanza della salute mentale, soprattutto tra i giovani. La Avicii Arena di Stoccolma, rinominata così proprio nel 2021, è diventata anche un hub dedicato proprio a incontri sulla salute mentale.
“Il Doodle è fantastico, io e la mia famiglia ci sentiamo onorati e Tim sarebbe stato molto orgoglioso e lo adorerebbe” – ha raccontato il padre del dj Klas Bergling. “È una storia amichevole e calorosa di un giovane che realizza il suo sogno di essere un DJ e allo stesso tempo ci dice che il nostro viaggio nella vita non è sempre facile nonostante la fama e la fortuna“.
Nato l’8 settembre 1989 a Stoccolma da una famiglia di creativi, Tim Bergling ha iniziato fin da giovanissimo a muovere i primi passi nella musica, cominciando già a 16 anni a mixare brani elettronici. Il successo globale arriva nel 2011 con l’inno dance “Levels”, pubblicato come Avicii, uno dei primi brani di musica elettronica a scalare le classifiche mondiali.
L’anno successivo partì per un tour americano “House of Hunger” i cui proventi vennero donati all’organizzazione benefica Feeding America. Negli anni successivi Avicii è stato protagonista di circa 220 set in tutto il mondo, collezionando numerosi premi musicali, tra cui due Swedish Grammis Awards e un World Music Award.
Gli ultimi anni di vita del dj sono stati raccolti da un documentario uscito nel 2018 su Netflix, «Avicii: tre stories».
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