Sarà Agrigento la Capitale della Cultura 2025!
Nel corso di un evento che si è tenuto oggi presso la sede romana del Ministero della Cultura, la città siciliana è stata scelta per rappresentare culturalmente l’Italia tra due anni.
Per la Sicilia si tratta di una seconda volta, visto che già nel 2018 questo privilegio era toccato alla regione del sud Italia, quando la scelta ricadde su Palermo.
Una nomina, quella di Capitale italiana della Cultura, che fu assegnata per la prima volta nel 2016 a Mantova, ma che affonda le radici addirittura nel 2014, quando Matera venne eletta Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Una scelta che spinse il Governo italiano a creare un proprio concorso nazionale.
La designazione di Agrigento quale Capitale italiana della Cultura 2025 è avvenuta questa mattina a Roma, presso la Sala Spadolini del MiC.
Presenti all’evento il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Presidente della giuria Davide Maria Desario e i membri della giuria Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti e Luca Brunese, oltre che i dieci sindaci delle altrettante città italiane candidate.
Per essere proclamata come Capitale italiana della Cultura 2025, Agrigento ha dovuto, infatti, superare la concorrenza delle altre città finaliste, quali Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
Il titolo di Capitale italiana della Cultura sarà mantenuto da Agrigento per un anno intero, nel corso del quale verranno organizzati numerosi eventi per dare lustro alla città e alla regione.
Lo scopo di questa nomina è, infatti, quella di promuovere il proprio patrimonio artistico e culturale, confermando come esso possa essere fonte di sviluppo sociale e motore di crescita per l’intera comunità.
Agrigento, con la sua Valle dei Templi nota in tutto il Mondo, ha tantissimo da offrire e ancora di più nel 2025 potrà essere fatto anche grazie al contributo di un milione di euro messo in palio per la città eletta come Capitale italiana della Cultura.
Anche i progetti delle altre città finaliste verranno, però, portati avanti.
Grazie a un accordo siglato nel 2022 tra il Segretariato Generale del MiC e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, le proposte di tutte e dieci le città finaliste riceveranno un sostegno da parte dello Stato.
Partendo dai progetti presentati, l’intenzione è quella di consolidare queste proposte, individuando le soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità e rafforzando l’interscambio sul territorio tra i diversi enti pubblici e privati.
La nomina di Capitale italiana della Cultura è stata assegnata per la prima volta nel 2016, quando a essere scelta fu la città lombarda di Mantova.
Nel 2017 questo onore toccò, invece, a Pistoia, seguita dalla già citata Palermo nel 2018.
Capitale italiana della Cultura 2020 e 2021 è stata, poi, Parma, a cui la nomina è rimasta per due anni anziché uno a causa della pandemia e dell’impossibilità di svolgere eventi in quel periodo.
Nel 2022 a essere eletta fu Procida, mentre quest’anno il ruolo di Capitale italiana della Cultura è stato condiviso da Bergamo e Brescia, alle quali seguirà Pesaro nel 2024.
Oggi, infine, la nomina di Agrigento per il 2025, commentata dalle parole del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in occasione dell’evento di proclamazione:
“La nostra ricchezza ci viene dalla nostra storia. L’Italia è un super potenza culturale. La Storia ci ha baciati, in questo senso, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio nei secoli. L’Italia ha due grandi pilastri su cui fondare la propria crescita. Da una parte c’è il genio italico dell’impresa, dall’altra la cultura dei nostri territori. Venezia, Firenze, la mia Napoli, ovviamente Roma, Milano. È, anche, nelle città più piccole che troviamo l’autenticità profonda dell’essere italiani”.
Il Ministro Sangiuliano ha, poi, fatto annunciato che dal prossimo anno verranno istituite anche nuove nomine:
“Dall’anno prossimo, insieme alla Capitale del Libro e quella della Cultura, avremo la anche la Capitale dell’Arte Contemporanea. Pure lei verrà nominata ogni anno. Faremo una triade”.
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